1. L'amico ritrovato


    Data: 21/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: amolafi, Fonte: Annunci69

    Da ragazzi andavamo a fare il bagno nei fossi e un gioco che facevamo era quello di farci una sega facendo a gara a chi veniva prima.
    
    Gianni era un mio compagno di classe in prima superiore e ci trovavamo a casa sua per fare i compiti e studiare, approfittando che sua madre tornava dal lavoro al pomeriggio tardi, finiti i compiti, a volte ci mettevamo sul divano e ce lo menavamo. Un giorno Gianni propose di farci le seghe reciprocamente, lui menava il mio ed io il suo ma, mentre lui mi aveva preso il cazzo a mano piena e me lo menava di gusto, a me l'idea di prendere in mano il suo mi dava un po' fastidio e gli dissi che se voleva continuare ma doveva arrangiarsi da solo con il suo.
    
    Io ero sbragato sul divano a gambe aperte mentre lui si era accucciato davanti e mi faceva la sega menandosi il suo contemporaneamente, era talmente preso a guardarmelo che aveva abbassato un po' la testa e si era avvicinato, gli misi una mano dietro la nuca e lo tirai giù mettendoglielo davanti alla faccia. Prima di prenderlo mi chiese solo di non sborrargli in bocca e poi cominciò a succhiarmelo e a pompare su e giù. Quando sentii che stavo venendo gli misi le mani dietro la testa dandogli il ritmo e lo trattenni sborrandogli in bocca.
    
    Corse in bagno a sputare e quando tornò si lamentò che quelli non erano i patti, alla mia domanda se non gli fosse piaciuto rispose che non ero di parola ma che non era poi così male, pensava peggio.
    
    Da quel giorno, dopo i compiti, mi mettevo nudo ...
    ... sul divano e lui a gattoni me lo spompinava con grande soddisfazione mia e sua.
    
    Un giorno che mi ero messo di traverso sul divano e lui si era messo a ginocchioni davanti a me, vedendogli il culo bello bianco e tondo, Gianni era piuttosto cicciottello, gli dissi che mi era venuta voglia di scoparlo, fece un po' di resistenza dicendo che avrebbe sentito male ma insistetti assicurandolo che avrei fatto piano e mi sarei fermato se avesse sentito dolore, prese il barattolino della crema che sua madre usava per le mani e se ne spalmò una buona dose e poi si mise in ginocchio sul divano, glie lo puntai e cominciai a spingere e sentii che entrava facilmente, ogni volta che si lamentava mi fermavo un po' e poi riprendevo fino a metterglielo dentro tutto per poi cominciare con piccoli movimenti avanti e indietro. La tensione unita al fatto di sentirlo stretto in quel buco caldo mi fece venire quasi subito spingendoglielo dentro e fuori con forza nonostante le sue lamentele.
    
    Andai in bagno a lavarmi e si lavò anche lui. Ancora una volta si lamentò che non fossi stato di parola e gli avevo fatto male, lo rassicurai dicendogli che ero troppo eccitato ma che la prossima volta sarei stato più delicato. Mentre mi stavo rivestendo mi disse che però, mentre io mi ero sfogato, lui non aveva goduto e mi chiese di farglielo succhiare mentre si faceva la sua sega. Mi misi ancora seduto sul divano a gambe aperte e me lo prese in bocca, era moscio ma non ci volle molto perché tornasse duro e ...
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