1. Senza veli


    Data: 21/10/2020, Categorie: Lesbo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... maglia”. La mia immediata quanto premurosa e solerte risposta fu:
    
    “Non ti dà irritazione il reggiseno? Perché non lo togli?”.
    
    “Perché onestamente non ce la faccio, mi blocco”.
    
    Allora io misi in pratica senza remore né indugi la mia strategia, poiché da lì iniziò tutto. Mi trovai davanti quel seno che mi era sempre piaciuto e che avevo forse un po’ ammirato e invidiato così più piccolo del mio. Io lo avevo visto molte volte mentre facevamo la doccia insieme o ci preparavamo per uscire, eppure trovandomelo di fronte così a pochi centimetri fece scattare radicalmente qualcosa, io ci appoggiai le mani racchiuse a coppa e lo sentii morbido ed elastico. Un altro interminabile bacio, dopo io digrado verso il collo arrivando fino al punto cruciale. Con la testa fra le sue gambe io inizio a leccarla, a baciarla e giocare con lei, il suo sapore non è poi molto diverso dal mio, gioco con il suo clitoride, ci giro intorno con la lingua, lo succhio, la penetro con la lingua finché non sento strepitare il suo orgasmo. A quel punto lei s’avvicina e nell’abbraccio d’un altro bacio inizia a toccarmi, io colgo le sue mani che scorrono sul mio corpo, lo percorrono, indugiano nei punti più sensibili e quando finalmente raggiungono la mia parte più intima è come una scossa potentissima. Lei prima ...
    ... gioca un po’ all’esterno sul clitoride, poi inizia a penetrarmi, dapprincipio con un dito, poi due, dal momento che sono talmente eccitata che mi dilato a dismisura.
    
    Lei inizia a scoparmi con la mano proprio come farebbe un uomo, avanti e indietro, dentro e fuori, sempre più forte, più velocemente, fino al mio orgasmo che arriva gagliardo e possente, io sto urlando il mio piacere e non me ne accorgo nemmeno giacché sono sfinita. Ci addormentiamo in quel modo nude, abbracciate e sazie. È stata forse l’esperienza sessuale più soddisfacente di tutta la mia vita, in quanto per molto tempo non ne abbiamo più riparlato, in seguito è diventato uno dei tanti episodi del tipo:
    
    “Ti ricordi quella volta là da me”.
    
    Per noi due è stata un’esperienza destinata a pochi, una consapevolezza serbata incomparabile, azzarderei sostenere esclusiva e in special modo unica, perché tutte le volte che ci vediamo ritorna in ballo prima o poi, il motto “se tu fossi un uomo” t’acciufferei come meglio m’aggrada lasciandoti senza fiato.
    
    I nostri incontri, sono senza limitazioni accompagnati e seguiti da abbracci, da cui è arduo e difficile sciogliersi, associati e scortati da momentanei baci sulle labbra e da un po’ d’immancabile quanto di robusta, sana, intatta e saltuaria gelosia.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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