1. Incontri inaspettati al solito cinema


    Data: 19/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales, Fonte: Annunci69

    ... da schianto, spalle non troppo larghe, braccia e gambe affusolate ed in particolare queste ultime lunghissime, con polpacci ben torniti e, avvolte da quelle calze a rete nere autoreggenti, erano proprio uno spettacolo. Inoltre il contrasto con la carnagione bianca del sederino le rendeva ancor più eccitanti. E che dire poi del culetto: alto, sodo e sporgente. E i fianchi, stretti, tanto che il sederino si poteva contenere nel palmo di due mani e qualsiasi cazzo che entrasse sembrava enorme, sproporzionato. Poi era completamente senza peli, anche sotto le ascelle. Insomma, un sogno.
    
    Nel frattempo anche il secondo raggiunse il traguardo e, senza dire nulla, già pronto e incappucciato si alternò il terzo. Questo riuscì a resistere per più di un quarto d’ora poi se ne sfilò soddisfatto con la punta del preservativo penzolante e ripiena di sperma. Ovviamente quella troietta mentre era li non lo prendeva solo in culo, ma era totalmente al centro delle loro attenzioni, così qualcuno la accarezzava, un altro le strizzava i capezzoli, un terzo si era abbassato e gli leccava le gambe. E c’era anche chi giocava con le sue palle e chi gli toccava la schiena. Insomma, erano tutti su di lui: magari con una mano su quel corpo e una sui loro genitali. Ma il ragazzo sembrava impassibile, non un lamento, non un urletto, nemmeno un piccolo sospiro fino a quando, sempre senza aver espresso alcunché se ne uscì con: “qualcuno ha voglia di scoparmi in bocca, così tanto per cambiare...” Lo ...
    ... disse senza muoversi ma girando solo la testa.
    
    A guardare tutto quel movimento gli era tornato duro e Antonio accettò la proposta: “se mi ricambi il pompino mi va sicuramente bene...”. Gli si mise davanti e gli offrì nuovamente il suo membro pronto. Lui si rialzò per poi accucciarsi restando però con le ginocchia divaricate, come per lasciare in bella mostra quel bel battacchio che gli penzolava al centro e, aprendo le fauci, lo accolse in un sol boccone. Iniziò subito a muovere la testa ma poco dopo se lo sfilò e gli chiese: “muoviti tu, mi piace di più se mi scopi tu...” Gli afferrò la testa per non farla muovere troppo e iniziò a soddisfarsi. Dopo una decina di minuti, senza aver concluso, ma appagato, cedette il posto ad un altro. Anche in questa nuova posizione si alternarono quattro maschi che, a parte Antonio, gli versarono la loro crema direttamente in gola e non ne cadde nemmeno una goccia...
    
    “Scusate, mi piace molto ma tra poco devo andare… se volete potete schizzarmi in faccia tutti assieme che poi vado...” lo disse restando giù e guardandoli, uno a uno negli occhi.
    
    Come non condividere una tale richiesta! Lui rimase fermo mentre i sette che si trovavano li lo accerchiarono e quasi tutti iniziarono a masturbarsi. Qualcuno, era evidente, non sarebbe stato in grado di farlo tornare su, altri erano già pronti. Così, quasi in fila indiana, cominciarono ad arrivare le schizzate. La prima, bella copiosa, lo raggiunse sul collo e sulla bocca, poi la seconda di poche ...