1. Incontro


    Data: 17/10/2020, Categorie: Etero Autore: Vulvuld, Fonte: Annunci69

    ... tantissimo. E per un attimo i miei pensieri deviarono dalle fantasie su Francesca. La quale sembrava scrutare i miei pensieri. Arrivò in quel momento un suo messaggio.
    
    - Buongiorno Paolo! Ci saresti stasera per l'aperitivo? - nessun cenno alla foto. Strano, che forse non l'abbia vista. Mah. Forze ho eagerato. Le avrà dato noia?
    
    - Benissimo! Dove e a che ora? - decisi anch'io di non menzionzionare l'eccitante accaduto.
    
    - 19:30 al Dry Bistrò. Ok? -
    
    - Va bene, ma dov'è? -
    
    - Si trova davanti al tuo albergo. A più tardi.-
    
    Bene, anche se il dialogo era stato freddo, avevo comunque la possibilità di rivederla ed era stata lei a cercarmi. Finito il lavoro tornai di corsa in albergo a farmi una doccia e cambiarmi, prima di salire detti un occhio per vedere dov'era questo locale. Perfetto, era proprio li vicino. Uscii ero eccitatissimo non sapevo cosa aspettarmi, un dialogo fra vecchi amici, qualche allussione, un pò d'imbarazzo.In realtà avrei voluto proprio possederla. Arrivai un pò in anticipo, mi accomodai su un tavolo e ordinai un Negroni. Poco dopo arrivò. Aveva una camicia bianca sbottonata che lasciava intravedere la generosa scollatura ed un reggiseno nero, la gonna nera corta e attillata, calze nere e scarpe rosse coi tacchi che riprendevano sia lo smalto sia il rossetto. Una borsetta rossa sotto braccio. Era una dea. Sentii il suo profumo, si avvicinò a me mi baciò e senza neanche mettersi a sedere, delicatamente mi sussurrò all'orecchio.
    
    - Andiamo su ...
    ... nella tua stanza - Un sogno. Con un sorso finii il Negroni, pagai e ci diriggemmo senza indugi all'albergo. Salimmo in ascensore. Il suo profumo m'ipnotizzava, il suo corpo mi eccitava, tremavo da quanto la desideravo.
    
    - Ti ricordi vero che non porto le mutandine? - e così dicendomi si alzò la gonna e vidi la sua fica, bellissima, con un baffetto di pelo, non resistetti mi abbassai e la baciai, l'ascensore arrivò al piano, la porta si apri, non c'era nessuno, lei sorrise
    
    - Andiamo - mi disse. E così facemmo. Entrammo nella mia stanza. La baciai sulle labbra, infilai la lingua nella sua bocca e lei fece lo stesso. Mi tolse la maglietta ed io la sua camicia, mi sbottonò i pantaloni e s'inginocchiò di fronte me
    
    - E' dalla prima superiore che ho voglia di succhiarti il cazzo - e così fece. Io la guardavo dall'alto vedevo la sua testa muoversi avanti e indietro, guardavo i suoi grandi seni, godevo, lei succhiava avida, poi rallentava mi guardava, leccava bene la cappella si allontanava ci sputava sopra e ripartiva e io godevo, si tolse il reggiseno e succhiava succhiava, stavo per venire, la fermai.
    
    - Perchè?! Voglio la tua sborra...-
    
    - No ancora non è il momento, ora ti voglio scopare!- Le alzai la gonna la spinsi contro il muro davanti allo specchio e le infilai il cazzo nella sua fica bagnata, la volevo da dietro ma la volevo vedere in faccia venire. Come entrai dentro di lei gemette e continuava a gemere ad ogni movimento, iniziai a spingere, vedevo i suoi occhi ...