1. Io, Francesca, la donna invisibile


    Data: 15/10/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Gianni_Badesi, Fonte: RaccontiMilu

    ... caff&egrave, come tanti, con una lettrice, una fan, come tante.
    
    ‘Peccato che non potrai farmi l’autografo, sul reader” ‘ ‘Un selfie assieme al tavolino del bar di solito fa lo stesso, per le altre. Per te?’ Considerai che, alla fine, nel mondo del digitale e dei libri sul reader, beh, un selfie era la stessa cosa che una dedica autografata dietro la copertina. Accettai. Quando mi disse dove ci saremmo potuti incontrare, dissi che mi andava bene’ Ma lo feci con una battuta.
    
    ‘Davvero vuoi vedermi in quel parcheggio? E’ lo stesso dove sono ambientate le storie di Teresa, vero?’ Il parcheggio di quel centro commerciale’ Il parcheggio dove nella notte ho incontrato l’ombra più di una volta. Il parcheggio dove sarei corsa, tra una toccata e l’altra, tra una coccola e l’altra, tra una tortura e l’altra, la notte prima.
    
    ‘Alle 19 non succede nulla di male, Francesca. Ma se per te &egrave un problema, facciamo altrove. Semplicemente &egrave un posto facile da raggiungere per tutti e due’ E ci sono dei bei bar nella Galleria commerciale. E poi, pensavo che sarebbe stato meglio trovarci al terzo piano dell’interrato, lontano dal piazzale. Anche perché lì, di solito, c’&egrave molto posto. Incontrarci sarebbe più facile’ A proposito, tu mi hai visto in foto, io no’ Come ti riconosco?’
    
    Rimasi ferma per un po’. Non ci eravamo scambiati il numero di telefono, per espressa richiesta di Gianni. Non voleva che le vite vere entrassero troppo in contatto. Mi chiesi se non sarebbe ...
    ... stato giusto inviargli una foto. Mi dissi che no, non serviva’ Ero un volto trasparente. Ero invisibile. Non avrebbe cambiato nulla.
    
    ‘Ho una Panda nuovo tipo, blu. Dietro, sul lunotto, proprio al centro, c’&egrave un adesivo con su scritto Bimbo a bordo” Rispose con una delle citazioni strambe che spesso usava nei suoi racconti. ‘Sì, sembreremo Pina e Fantozzi: tu sarai Timidasperanza ed io Luposolitario” Mi strappò un sorriso ed un sospiro rilassato. Così rilassato che abbassai le difese per attaccare, con quella che in quel momento mi sembrava solo una battuta di spirito.
    
    ‘Beh, posso stare tranquilla, allora’ Solo un’ora’ A meno che non ti piacciano le sveltine, sarà davvero solo un caff&egrave” Fu lapidario, forse anche un po’ freddo nel rispondere. Rimise ferrea una distanza, tra noi. ‘Non porto a letto tutte le mie lettrici. Non al primo appuntamento, soprattutto.’ Niente punti di sospensione. Non lasciava nulla in sospeso. Risposi con un’altra batuta, per cercare di stemperare quella che mi sembrava una inutile tensione creata da me e solo da me: ‘Ed io che pensavo’ Vabb&egrave, dai, fa nulla’ Alle 19, allora”
    
    La sua risposta mi gelò il sangue, lasciandomi per un bel po’ a chiedermi se non fosse meglio davvero disdire tutto. Non per paura, ma per la figuraccia che avevo fatto, la pessima figura che avevo messo su. ‘S questo &egrave quel che cercavi, questo &egrave quel che pensavi’ Vedremo cosa si può fare. Solitamente tengo le distanze, a volte corro davvero ...
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