1. Il risveglio di una suocera


    Data: 15/10/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: iprimipassi, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre il suo pene premeva all’altezza dei peli pubici della donna. Iniziò ad insaponarla e lo stesso chiese di fare a lei con lui. Le mani di Alex indugiavano frementi sul seno di Livia, sul suo sedere, fino a tornare al centro del piacere, trovando una vagina fradicia, più di umori che di acqua. Livia parve sciogliersi un po’, e iniziò a scorrere le sue mani con accuratezza sul corpo muscoloso di Alex, senza tralasciare uno scroto gonfio, che non riusciva a contenere in una mano, e un pene ormai in completa erezione.
    
    Quando l’acqua lavò via ogni residuo di docciaschiuma, Alex spinse sua suocera contro una delle pareti del box doccia, afferrandole una gamba e sollevandola da terra. Il pene del ragazzo era posizionato sulle labbra della vagina di Livia mentre lei, rossa in volto come un peperone e con gli occhi socchiusi, sembrava attendere che quella bollente spada di carne la penetrasse. Alex si fermò. Livia sgranò gli occhi, con aria supplichevole, senza proferire una sola parola. ‘Lo vuoi?’, le chiese. Livia annuì appena. Lui, allora, rincarò la dose: ‘Rispondimi, lo vuoi?’. ‘Si”, replicò la donna con un filo di voce e muovendo il bacino per cercare di farsi penetrare. ‘Devi dirlo, lo vuoi il mio cazzo?’. Livia trasalì. Non era mai stata così esplicita. Per lei, anche solo sentire la parola pene era motivo di imbarazzo. Ed ora era messa di fronte ad una scelta che metteva a dura prova i suoi principi. Il desiderio, però, aveva talmente preso il sopravvento da ...
    ... ottenebrarle ogni residuo di buonsenso: ‘Voglio il tuo cazzo, scopami, ti prego Alex’. Il ragazzo infilò il glande nella vagina della donna, si fermò sentendola sussultare, poi, in un colpo solo, la penetrò fino in fondo e Livia si produsse in un urlo liberatorio che sembrò racchiudere anni di desideri repressi e voglie sopite. Alex prese a stantuffarla a ritmo forsennato, stringendo il seno della donna come volesse impastarlo. Gli affondi decisi del ragazzo, con il suo scroto che sbatteva ripetutamente contro le labbra di Livia, unito al fatto che i sessi dei due fossero completamente bagnati dall’acqua e dagli umori che sgorgavano copiosi dalla vagina della donna, causavano un rapido susseguirsi di rumori simili a quello di una mano che batte su uno specchio d’acqua. Livia, con i freni inibitori completamente andati, aggrappata al corpo possente di suo genero, cercava di baciarlo. Alex, però, si tirava indietro, lasciando la lingua di Livia ad oscillare oscenamente nel vuoto. Non che gli sarebbe dispiaciuto quell’ennesimo contatto, ma non voleva rinunciare ad un altro fattore che stava facendo aumentare a dismisura la sua eccitazione: le urla di godimento della donna. Livia, difatti, non aveva smesso per un attimo di emettere gemiti, urla, sospiri, sembrava indemoniata. E, ad Alex, sentire quella donna completamente in suo potere, creava quasi più eccitazione dell’atto sessuale in sé.
    
    Poco a poco, le urla di Livia si fecero più acute, la donna iniziò a fremere, poco prima che le ...