1. Una moglie timida, ma... Il patto (Spin-off).


    Data: 10/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Jimpoi, Fonte: EroticiRacconti

    ... Elena esclamò: «Occupato!», ma io la ignorai, chiusi la porta a chiave e mi avvicinai velocemente a lei. Elena, ancora seduta sul water con la gonna alzata, stava per dirmi qualcosa, ma io le dissi: «Prima di gridare aspetta. Devo dirti una cosa».
    
    «Non puoi dirmela fuori dal bagno?», mi disse lei un po’ stizzita, però aveva le guance arrossate, sapevo che era imbarazzata.
    
    «No, te lo devo dire qui, almeno siamo soli».
    
    «Per favore, girati un attimo», mi chiese abbassando gli occhi.
    
    Io mi girai dandole le spalle, lei si sistemò, si lavò le mani e si alzò in piedi.
    
    «Ok…».
    
    «Vado diritto al punto. Dante come regalo di compleanno mi ha chiesto di fare sesso con te. Stasera».
    
    «Posso uscire ora? La tua cosa l’hai detta», mi ripose cercando di raggiungere la porta. Io mi misi di fronte a lei: «Vuoi deludere tuo marito?».
    
    «Non scherzare, Dante non può averti chiesto questo». Io avevo immaginato che sarebbe stata dura, quindi mi ero già preparato vari assi nella manica: tirai fuori il cellulare e la conversazione in cui Dante, consapevole che quella storia poteva anche portare il loro matrimonio alla fine, mi chiedeva di andare a letto con sua moglie. Lei lesse velocemente, diventando rossissima in viso. Mi restituì il telefono e disse con la voce tremante di rabbia: «Quello stronzo! Come si permette di decidere con chi devo andare a letto!». Era la prima volta che le sentivo dire una parolaccia. Mi avvicinai a lei e le dissi con la voce bassa: «Sei sempre ...
    ... stata il mio sogno. Tuo marito lo sa e ha voluto renderlo realtà», fin da quando ero adolescente avevo sempre fantasticato su Elena, «e poi state insieme da così tanti anni, non sei contenta che lui ti dia la possibilità di cambiare un po’?». I nostri visi erano molto vicini la guardavo negli occhi, vidi un lampo diverso, non di rabbia, attraversarli. Le presi la mano e me la appoggiai sul pacco dicendole: «Senti che effetto mi fai?», avevo già una prepotente erezione. Elena non parlava, non sapeva come comportarsi in questa situazione così particolare. Sapevo che toccava a me guidarla. Mi sbottonai i pantaloni e abbassai i boxer: il mio pene guizzò fuori come una molla, era davvero durissimo. Elena abbassò lo sguardo e si lasciò andare in un sospiro di desiderio, le presi di nuovo la mano e me la misi sul pene, lei lo prese dolcemente ed iniziò a masturbarmi lentamente. Avrei voluto godermi con calma quel momento fantastico, ma purtroppo non potevamo assentarci dalla festa per troppo tempo senza destare sospetti.
    
    «Sei fantastica!», le dissi facendola girare: ora era appoggiata con le mani al muro e con il suo bellissimo sedere rivolto verso di me, le alzai la gonna scoprendo le mutandine verdi con il bordo in pizzo, le abbassai e le sfuggì un gemito. Le toccai la vagina, aveva una peluria corta e curata, ma soprattutto era bagnatissima. Elena cercò di soffocare un altro gemito. Mi inginocchiai dietro di lei ed iniziai a leccarla piano, aveva un sapore fantastico, mentre le ...