1. Una moglie timida, ma... Il patto (Spin-off).


    Data: 10/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Jimpoi, Fonte: EroticiRacconti

    Quel sabato sera sarebbe stato molto noioso se non fosse stato per il patto che avevo fatto con Dante. Aveva invitato per festeggiare il suo compleanno i parenti e gli amici più stretti; i miei genitori erano amici di famiglia con Dante ed Elena, sua moglie, da sempre.
    
    Io, durante quelle cene, ero il solo ad avere circa la mia età, 26 anni, perché i figli delle varie coppie o erano piccoli, come le figlie di Dante ed Elena, o più grandi e avevano già famiglia, quindi di solito cercavo di svicolare con qualche scusa, ma quella sera non ci pensai nemmeno un’istante.
    
    Entrai insieme ai miei genitori ed Elena ci fece accomodare in salotto dove c’erano già la metà circa delle persone che solitamente erano presenti a queste occasioni. Facemmo subito gli auguri a Dante e gli consegnammo il pensiero che gli avevamo preso. Iniziammo a chiacchierare con gli altri del più e del meno davanti ad un bicchiere di vino bianco fresco. Pian piano anche gli altri invitati arrivarono e la padrona di casa ci fece accomodare al tavolo. Io mi sedetti di fronte ad Elena che aveva al suo fianco Dante.
    
    «Stai molto bene con quel vestito», le disse. Mi piaceva farle i complimenti perché lei arrossiva subito. Comunque stava davvero bene vestita così: indossava un vestito azzurro che le arrivava sopra al ginocchio, con una scollatura non troppo profonda, ma che lasciava intravedere la separazione tra i suoi seni grandi, portava la quarta ad occhio, i lunghi capelli neri e lisci erano raccolti in ...
    ... un elegante chignon, ai piedi, curati come sempre, avevo notato subito dei sandali infradito con un tacco 10 circa. Ogni volta che si alzava per portarci i vari piatti, cucinati magistralmente, le guardavo di nascosto il sedere abbondante, ma che sembrava bello sodo, fasciato dal vestito.
    
    Ero pieno come un uovo quando arrivò la torta, facemmo ancora gli auguri a Dante e brindammo con un ottimo vino dolce. Anche la torta, fatta da Elena, era davvero buona. Prendemmo il caffè e poi tornammo in salotto per bere l’amaro, le figlie di Dante ed Elena si addormentarono sul divano e la donna le portò in camera. Mi avvicinai a Dante e gli sussurrai: «Allora è ancora valido il patto?».
    
    «Certo, fammi un bel regalo di compleanno», mi rispose lui.
    
    Ora dovevo solo aspettare il momento giusto. Quando Elena tornò, Dante le versò un bicchiere bello pieno di amaro, che lei sorseggiò lentamente, mentre parlava con Anna e Paolo, le persone più noiose del mondo. Le si vedeva in faccia che voleva svicolare, ma non sapeva come fare senza essere maleducata. Tutti nella stanza chiacchieravano tra loro, abbastanza rumorosamente, anche grazie al vino con cui alcuni non si erano risparmiati. Ad un certo punto Elena, finito il bicchierino di amaro, si diresse verso il bagno, guardai Dante e lui annuì. Era arrivata la mia occasione di fargli un bel regalo.
    
    Facendo finta di niente la seguii, aspettai qualche istante davanti alla porta poi girai la maniglia. Per fortuna non aveva chiuso a chiave. ...
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