1. Il sesso sotto la pelle


    Data: 06/01/2018, Categorie: Anale Hardcore, Autore: antonioeffe80, Fonte: xHamster

    ... appoggiandola al muro freddo, la penetrai deciso.
    
    Entrai come una lama nel burro, lei era pronta a ricevermi ed io non avevo niente che lei non potesse contenere.
    
    I gemiti strozzati dai nostri baci, i movimenti dei corpi uniti, il sudore sulla pelle, tutto era afrodisiaco.
    
    Aspettai di sentire crescere il nostro piacere e quando fui sicuro che lei fosse pronta a godere sotto l´assalto del mio sesso, intensificai il ritmo ed esplosi in lei.
    
    Venimmo nello stesso momento e fu un momento celestiale.
    
    Cascammo a terra sfiniti e appagati per quel momento, poi, tornando normali, cominciai ad accarezzarle il corpo e a giocare con le sue intimità ancora pronte a combattere.
    
    La presi per mano e la portai sul tavolo al centro della sala e la feci salire; le feci divaricare le cosce senza fatica e m´immersi con la lingua a cercare il suo sapore: sapeva di buono, era morbida e tenera, le sue labbra rosee furono prese dai miei denti e delicatamente martirizzate, cercai il clitoride e avidamente lo attaccai.
    
    Sentii le sue mani afferrarmi la testa e le sue cosce stringermi in una morsa di ferro mentre il suo corpo, dimenandosi, mi faceva intuire quanto quello che le stavo facendo le piacesse.
    
    Continuai imperterrito anche quando, singhiozzando, mi disse di smettere.
    
    Non avevo mai incontrato una donna che si ...
    ... perdesse così in un rapporto orale: era completamente sconvolta, urlava il suo piacere dicendomi di smettere, poi, mi diceva di continuare e poi di smettere che non ce la faceva più e poi ancora e ancora...
    
    A me piaceva farlo e a lei farselo fare.
    
    Continuai incurante dei suoi gemiti, alla fine cademmo esausti.
    
    Era come se ogni volta che lei veniva, venissi anch´io: mentalmente avevo partecipato al suo piacere e mi sentivo spossato.
    
    Stetti abbracciato a lei per diversi minuti, baciandola e guardandola come il bene più prezioso, i miei doveri di marito si erano sciolti in quelle quattro mura e non volevo riportarli a galla.
    
    Lei si era messa supina e in quella posizione metteva in risalto il suo sedere, io ero estasiato dalle sue forme e dalla sua ingenua oscenità... pensavo a lei in modo indecente ma il sesso non rispondeva, capivo che per quella sera avevo raggiunto il mio limite.
    
    - Certo che hai un bel sedere...
    
    Lei, come percependo un pericolo, si girò di s**tto per guardarmi negli occhi, poi, guardando il mio sesso desolatamente inerte, sorrise e disse:
    
    - Ogni cosa a suo tempo... adesso è il momento di dormire un poco, domani dovremo affrontare tanti discorsi nuovi...
    
    E girandosi con quella frase ambigua, appoggiò le sue natiche sul mio membro, facendomi perdere nei miei desideri più reconditi 
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