1. La madre del mio amico


    Data: 09/10/2020, Categorie: Incesti Autore: Bull94, Fonte: EroticiRacconti

    ... godersi uno spettacolo simile. E comunque hai bisogno di compagnia.»
    
    Ci dirigemmo verso il cortile, e al riparo di una sdraio mi cambiai. Vedere Giulia solo con quel costume addosso aveva stuzzicato la fantasia, e quando mi spogliai per indossare il costume naturalmente avevo il cazzo barzotto.
    
    «Almeno contieniti» disse Carlo abbassando lo sguardo
    
    «Guarda che è la tua stessa condizione. Solo che a te non si nota» scoppiammo entrambi a ridere, tornando immediatamente seri quando Giulia fece il suo ingresso in cortile. Aveva con sé una grossa bottiglia di liquore e 2 bicchieri.
    
    «Mamma non hai bevuto abbastanza per oggi? Sono solo le 11.30.»
    
    «Tranquillo tesoro, ho solo voglia di distrarmi un po'. I bicchieri sono per voi» disse mentre ce li porgeva «io bevo dalla bottiglia. Non vi dispiace vero?» Brindammo subito e tra una nuotata e diversi brindisi («Alla mia ritrovata autonomia!» rideva Giulia) eravamo tutti decisamente su di giri. Giulia, che aveva bevuto più di tutti, accese la radio e iniziò lentamente a dondolare i fianchi, lasciando sia me che Carlo estasiati da quella scena. Quando si accorse dei nostri sguardi ebbe un primo momento di imbarazzo ma poi sembrò ripensarci, iniziando a muoversi ancor più lentamente e guardandomi fisso negli occhi. Languidamente fece scendere lo sguardo fino al costume e lentamente si passò la lingua sulle labbra. Non mi sembrava possibile che fosse così ubriaca da dimenticarsi di suo figlio e provarci con me, ma se volevo ...
    ... ottenere qualcosa era meglio agire prima che tornasse lucida. Mi diressi verso di lei e le cinsi il bacino con le mani mentre iniziavo a dondolare seguendo il suo ritmo. Il suo sguardo diceva tutto, ma la sua voglia divenne ancor più palese quando aderì il suo corpo al mio, facendomi sentire i suoi capezzoli duri sui miei.
    
    «MAMMA! ENRI'! CHE CAZZO FATE?»
    
    Sussultai tornando per un attimo alla realtà e vidi Carlo che, seduto sulla sdraio ci fissava con occhi sgranati, nonostante le mani sul costume a mutandina lasciassero intuire il suo stato.
    
    «Non rompere Carlo. Hai visto tante volte tuo padre fottersi le sue amiche e adesso vorresti fare il puritano con me? Come se non sapessi di chi è la sborra sulle mie mutandine nei panni sporchi» rimasi ancor più esterrefatto di prima, e tornai a guardare Giulia, che ormai non aveva più nulla della madre provocante ma remissiva che conoscevo da sempre.
    
    «Esatto Enrico...mio marito mi tradiva e mio figlio si segava guardandoli...nonostante gli lasciassi usare le mie mutande..» mentre sussurrava queste parole aveva iniziato ad accarezzarmi il cazzo da sopra il costume, finché non si era messa in ginocchio di fronte a me.
    
    «Ho veramente tanto bisogno di sfogare la mia rabbia...» e mi abbassò il costume, liberandomi il cazzo che era diventato di pietra per la situazione. Iniziò a dargli piccoli colpi con la lingua, mentre con una mano mi accarezzava per tutta l'asta.
    
    «Lo sapevo che eri messo bene. Sappi la tuta che indossi di ...