1. 2 Piccioni con..


    Data: 06/10/2020, Categorie: Autoerotismo Etero Sesso di Gruppo Autore: nellanottebuia, Fonte: RaccontiMilu

    Maura aveva 18 anni come me, non era molto alta, aveva lunghi capelli castani e labbra carnose. Seno prominente e sedere non bellissimo, ma tutto sommato una bella ragazza. Adorava i Guns n’ Roses ed amava rendere omaggio al glam metal con il suo look, nonostante dietro le apparenze malcelasse una timidezza ed un’inesperienza che non avevano nulla a che vedere con quella musica. Annalisa, invece, aveva 22 anni ed era una punk. Il suo look non era esagerato, anzi, sfruttava quell’abbigliamento trascurato per risaltare la sua altezza e il suo fisico davvero niente male. Una chioma bionda con qualche ciocca rossa scendeva sinuosa sulle spalle, ad incontrare un davanzale piccolo ma libero, senza alcun reggiseno a tenerle fermi i seni. Dei leggins neri scolpivano nel marmo il suo sedere perfetto. Le salutai e loro immediatamente ricambiarono sorridenti, quasi come fossimo amici stretti, e immediatamente mi resi conto che le mie probabilità di passare una fantastica serata erano appena aumentate vertiginosamente. Ero costretto a saltare i “convenevoli” dell’offrire loro qualcosa da bere: introdurre altro alcol in quei loro corpicini avrebbe forse vanificato tutto. Ci sedemmo su una panchina in un vicolo isolato dalla movida, e cominciammo a chiacchierare, guidati dai fumi dell’alcool. Spesso l’occhio mi cadeva sulla scollatura di Annalisa, e lei altrettanto spesso se ne accorgeva e mi guardava negli occhi dimostrandosi compiaciuta. Non potevo aspettare oltre, dovevo fare una ...
    ... proposta, almeno camuffandola da battuta: “ahah a questo punto potremmo pensare ad una cosa a tre!”. Non avrei mai creduto nella risposta affermativa di entrambe.
    
    Cominciammo a baciarci. Io ero in mezzo a loro, e la mia lingua alternava quei due sapori, identici nella loro copertura alcolica, ma diversi nel retrogusto. In parte mi sentivo squallido, un po’ pappone, ma loro lo volevano, e al contempo non potevo non sentirmi eccitato come non mai..
    
    Dovevamo portare la cosa ad un altro livello, così ci alzammo dalla panchina e loro decisero di appoggiarsi l’una su una parete, l’altra sulla parete di fronte del vicolo. “Forza, ragazzino! – disse Annalisa – rendici contente per questa sera!”. Maura non parlava, ma mi fissava il pacco mordendosi le labbra. Decisi che sarei andato da lei per prima, e cominciai a pomiciarla palpandole furiosamente il grosso seno, per poi scendere con la destra nei suoi jeans di pelle. Un caldo, laggiù, che si faceva beffe del freddo clima invernale al di là delle sue mutandine. Il mio dito medio accarezzava le sue labbra bagnate, accompagnato dai suoi respiri affannati e da qualche lieve gemito mozzato. “Forza, ragazzino, dai qualcosa anche a me, sbrigati” urlò Annalisa sull’altra parete, e immediatamente obbedii ai suoi ordini. Fu lei a stringermi a sé, e immediatamente cominciò a toccare la protuberanza sui miei jeans, per poi di scatto tirare giù la zip e prendere in mano il mio uccello. “Niente male, ragazzino, ora vediamo quanto resisti!”. Un ...
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