1. Quella porca di mia suocera


    Data: 30/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Extreme, Fonte: RaccontiMilu

    ... un autogrill.
    
    -Sono giorni che non la lavo, disse Stefania con aria soddisfatta, voglio che odori la mia fica puzzolente e che lecchi bene dentro tutta la crema bianca, lavamela tu con la lingua troia!
    
    Avvicinai il viso al pacco, tentennai dalla forte puzza di piscia, Stefania mi “aiutò” prendendomi con una mano la testa da dietro e spingendola verso la sua fica che intanto si era aperta con l’altra mano. Per agevolare la leccata aveva alzato una gamba poggiandola con il piede sul lavandino, sicchè io vedevo quella sorca aperta e pelosa e maleodorante che mi stava lavando il viso. Ai lati della vagina aveva una specie di ricotta biancasta molto odorosa, il primo assaggio avvenne dalle sue dita che raccolsero quella crema e me la spalmarono sulla lingua, il secondo ingoio lo feci autonomamente raccogliendo quella sbobba e ingoiando avidamente. Leccavo e odoravo, aprivo e infilavo le dita, ne entrarono subito 4 senza sforzo, io ho la mano piccola, ma la sua fica era veramente larghissima. Stefania godeva come una troia e mi chiedeva di continuare a leccare e penetrare.
    
    -Spingi troia, spingi…
    
    Mia suocera aveva la fica slabbrata, mentre le succhiavo il clitoride la mia mano entrò tutta e a dire il vero non era neanche stretta…
    
    A quel punto cambiammo posizione con lei sdraiata sul tavolo della cucina a gambe divaricate, io rimasi con la mano in fica mentre lei si sistemava meglio. Mi rimisi a leccarla e mi divertivo a vedere la mano sparire in quella fogna. La ...
    ... facevo uscire del tutto e rientravo, uscivo e rientravo. Quando ero fuori lei se la allargava e oltre alla puzza di pesce vedevo il suo buco nero dilatato
    
    -Dai puttana, continua a leccare che dopo c’è una sorpesa
    
    andai di nuovo a bocca spalancata su quella sorca di cui ormai amavo il sapore, mentre se la teneva aperta mi schizzò un fiotto di piscia in faccia. Mi colpì sulla guancia e scese sulle labbra, era caldissima e salata, aspra. Continuai a leccare e pompare con la mano in quel lago che si stava spanando ancora.
    
    -Infilaci l’altra mano, cagna! Mi ordinò Stefania che era un bagno di sudore.
    
    Io ero stupita e desiderosa di provare…avvicinai l’altra mano sul polso di quella che già era dentro, feci pressione, spinsi ed entrarono subito indice e medio. Continuai a spingere e ben presto avevo entrambe le mani nella fica di mia suocera. Credo che le tre gravidanze le avevano rotto la fica che si presentava slabbrata e ampia.
    
    -Allargamela, dai puttana!!
    
    Mentre ero dentro allargavo i polsi come per forzare l’apertura di una porta, vedevo quella caverna nera e profonda spalnacarsi davanti a me, credo ci sarebbe entrato un bottiglione di vino.
    
    Nel frattempo che la fistavo, Stefania aveva messo un braccio sotto la sua schiena e si stuzzicava il buco del culo. Infilò 3 dita a secco senza bisogno di inumidirle e mi ordinò di fare altrettanto.
    
    Allora sfilai le mani dalla fica fradicia; lei alzo le gambe e le raccolse piegate vicino ai seni, avevo il culo davanti al ...
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