1. Voglie


    Data: 30/09/2020, Categorie: Lesbo Autore: skizzoinfoiato, Fonte: Annunci69

    ... socchiusa e filtrava la luce probabilmente proveniente dalla sua tv.
    
    Richiusa la porta mi diressi verso quella porta, Sandra era ancora svegli nonostante ormai fossero quasi le tre del mattino, stava guardando un film erotico, le cui immagini le potei osservare di riflesso da uno specchio.
    
    Indossava la vestaglia che avevamo scelto assieme, iniziai quasi a sentire dell’umido colarmi sulle cosce tanto avevo voglia di far sesso. Non sono lesbica, anzi mai avuto un rapporto con una donna, eppure ero tremendamente attratta dal corpo della madre della mia amica…. Mi sentivo come un’ape è attratta dal polline.
    
    La voglia mosse quei passi che in attimi di maggior lucidità forse non avrei mai compiuto, entrai nella sua stanza richiudendomi al porta alle spalle.
    
    Mi misi di fianco al letto, Sandra non aveva detto una parola. Le mie mani risalirono i miei fianchi, si posarono sul mio addome risalirono sul mio seno, scostate le spalline la camicia da notte cadde ai miei piedi. Nuda difronte a Sandra, che mi fissava con aria interrogativa.
    
    Andai a slacciare il nodo della cinta della vestaglia e ne aprii la metà verso di me.
    
    Il suo corpo era ancor più bello e desiderabile.
    
    Aveva una quinta misura, piena, soda un areola grossa da cui svettava un capezzolo di almeno 2 cm, duro e svettante come l’Everest, il respiro era aumentato segno della sua eccitazione, lo sguardo scese sull’ombelico, poi ancor più giù a vedere il suo fiore. La sua zona pubica presentava diversa da ...
    ... come l’avevo immaginata, pensavo avesse un pelo folto e curato, invece aveva solo una striscia di pelo di ca 1 cm verticale che terminava all’altezza del clitoride. Le sue labbra erano piene, chiuse sembravanp quelle di una dodicenne invece che di una donna di 50aa, la mia ad esempio aveva le piccole labbra più pronunciate … ma al sua trasmetteva desiderio. Mi attraeva.
    
    La mano sfiorò la sua gamba risalendo verso il ginocchio, poi sulla coscia su cui esercitai una leggera pressione, raggiunsi l’anca, mi spostai leggermente verso il pube, salendo quasi subito sulla sua pancia, calda e morbida. Risalii fino al costato. Mi fermai un attimo prima di raggiungere la linea inframmammaria, che raggiunta mi trasmise il calore e la sensazione di peso dello stesso seno. Col dorso sfiorai quella pelle fino a raggiungere il capezzolo.
    
    Sandra emise un gemito , inarcò la schiena che fece cascare l’altro lembo della vestaglia. Tornai in basso strusciando il palmo della mano su quella pelle vellutata. Mi dedicai all’interno coscia, una zona molto erogena per me quanto per Sandra che a fatica conteneva la carica erotica che stava montando nemmeno fosse panna.
    
    Con l’indice sfiorai dopo tanto le sue grandi labbra poi con la punta delle dita sfioravo appena le grandi labbra ora il monte di venere ora lo spacco. Un tocco leggero quasi etereo scendendo verso il perineo.
    
    Lo massaggiai appena con i polpastrelli prima si risalire fermandomi all’inizio della vagina.
    
    Presi con la mano libera ...