1. Asta di schiave: un gioco, un’occasione


    Data: 29/09/2020, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... una nuova penetrazione. Stavo per infilarlo nuovamente quando Erica allungò la mano dietro di se afferrandolo e impedendomi di spingere in avanti.
    
    – Aspetta, hanno fatto venire voglia anche a me –
    
    Nel dirlo spostò la punta del mio uccello a contatto con il suo sfintere. Mi bastò una lieve spinta, non più contrastata dalla sua mano che ora serviva solo a indirizzare la mira, per entrare con la cappella intera in lei. Erica sospirò.
    
    – Fai piano, non sono più abituata. Ecco, ora spingi piano”’.. piano”’ pianoooooohhhhHHHHHH –
    
    Ero completamente dentro di lei, il suo ano mi stringeva come in una morsa alla base dell’uccello. Mi mossi piano indietro e poi più agevolmente avanti sentendola rilassarsi, aumentando continuamente velocità e forza, facendo mugolare Erica che ancora si masturbava, spingendo indietro il corpo per farsi penetrare sino in fondo.
    
    Pochi minuti durò, ma il piacere di quei minuti crebbe in me in maniera esponenziale, partendo dai lombi sino a arrivare alla punta dell’uccello, e quando aggrappato ai suoi seni, spingendo come un dannato, venni riempiendola con il mio seme, urlai forte il mio piacere sovrastando le urla di Erica che stava venendo a sua volta.
    
    Mi rialzai barcollando, sia per l’intensità del piacere che per i due orgasmi ravvicinati. Erica mi imitò, rassettandosi la gonna, mi lanciò un bacio con le dita e se ne andò.
    
    Tornai a guardare i monitor, mancava poco allo scadere delle due ore. Nel rustico la cosa doveva essere ...
    ... degenerata perché vedevo Trillie distesa su un divano, la faccia coperta di sperma. La quantità era tale che non poteva essere opera di uno o due soli. Poco più in là c’era Cat-Woman nelle stesse condizioni. Un uomo si stava allontanando da lei verso il buffet. Le donne erano tutte riunite su un lato e parlavano tra di loro, non sentivo cosa dicevano ma se le facce di alcune erano divertite altre erano irate.
    
    Biancaneve era sola nella stanza. Mi incuriosii e salii sopra, tanto avrei dovuto dare lo stop a breve. Incontrai il nobile veneziano che scendeva e gli chiesi come fosse andata:
    
    – Benissimo, era scatenata. Una scopata incredibile, altro che mia moglie –
    
    Proseguii ridendo tra me e me, se avesse saputo. La porta della camera era aperta, entrai per vedere se anche Biancaneve stesse bene. Era ancora distesa sul letto, le gonne alzate, il ventre in vista.
    
    – Tutto bene? –
    
    – mmmhhhh, E’ stato bellissimo ma ””Fabio, ho ancora voglia”’vieni –
    
    Mi avvicinai a lei esitando, ma non potevo dire di no a un invito del genere, specie quando la sua mano era già lì, a stringerlo, a tirarlo fuori per portarlo alla bocca. Mi succhiò per un poco, il tempo di portarlo alla massima erezione.
    
    – Dai, mettimelo, ho voglia Fabio, ho voglia”. Aaaahhhhhhh –
    
    La penetrai di colpo entrando senza trovare resistenza.
    
    Cominciai a montarla con forza, afferrandola alle anche per tirarla a me entrando sino in fondo. Biancaneve si dimenava ansimando, incitandomi a fare più forte, più veloce. ...