1. Mi piace stare con te


    Data: 26/09/2020, Categorie: Sensazioni Trans Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... anche tu. Adesso sta’ zitto, perché noi due siamo cresciuti insieme volendoci bene, da sempre e tu lo sai che io ti voglio bene.
    
    Toglimi una curiosità: ti dispiace se adesso ti scandaglio le mani? Perdonami, tu hai una mano benfatta, ampia e sana: la conosci la storia dei segni e delle linee della mano? Me l’autorizzi quest’analisi? Questa &egrave la linea del dispiacere, del rincrescimento, giacché &egrave breve, a questo punto mi fa pensare che stai per incassare un dolore. Ecco, ci sei cascato, visto che &egrave lo scherzo più superato del creato, non dirmi che non lo sapevi, però comprendimi, io t’ho causato dolore cozzando precisamente là, ciononostante la burla &egrave questa e onestamente mi rammarica. Ho modo d’ovviare perlomeno in una qualunque maniera? Che cosa ne dici? Non ti procuro sofferenze, sta’ rilassato, ascolta, realizziamo un comune accordo: se preferisci restare ammutolito va bene, però non squadrarmi in questa maniera, per cortesia, perché così mi metti in imbarazzo, dico sul serio. Mi piace stare con te, non lo nego, perché tu mi susciti delle conseguenze e degli effetti costruttivi e positivi, mi fai pensare alle vette coperte di neve sotto il sole e con il cielo azzurro mi provochi le stesse emozioni e so che sono brevi, perché nessuna neve resiste all’infinito e la bellezza del sole facendo scomparire la magnificenza della neve, perché tutto in effetti non si può avere.
    
    Tu mi piaci, questo l’hai capito da qualche tempo e anch’io ti piaccio, ...
    ... tuttavia non si può, lo sai bene che non si può. Sì, te lo sto toccando, giacché ti &egrave diventato duro sotto la mia mano: lo senti adesso il calore anche se hai addosso i jeans? Io lo sento che &egrave gonfio, &egrave grosso, &egrave bello, ma non si può. Ti piaccio anch’io mi dici. Lo so, dev’essere il cerchietto, l’hai visto il mio cerchietto in testa? Com’&egrave? Hai notato pure che metto l’ombretto? Sì, ne metto pochissimo, non si vede nemmeno, il rossetto invece? Appena un filo, lo uso perché per adesso ho le labbra smunte sennò mia madre si preoccupa, lo sai che lei non aspetta altro che angosciarsi e preoccuparsi per me. Dici che s’allarma di più se s’accorge che uso il rossetto? Sì, forse hai ragione tu, dunque che farai? La cerniera, bravo, lo stai liberando, però non correre dai.
    
    Hai ragione, sto facendo tutto io. Va bene, non ti tocco più. Ahi, fa’ piano, non puoi costringermi a prendertelo in mano, ehi che fai, mi sbottoni, m’apri la camicia. Non farlo ti prego, non farlo guardandomi così, ti supplico. Questi bottoncini però quanto sono stronzi, il primo cede subito, fin troppo presto, gli altri viceversa resistono, se continuano così mi costringeranno a intervenire per aiutarti, non voglio, non devo, t’imploro almeno non guardarmi così. Eccomi, attualmente sono nudo, perché io sono sempre stato spoglio di fronte a te e tu non te ne sei mai accorto. D’accordo, sono nuda, hai ragione: non posso dire disadorno ed essenziale se sotto la camicia nascondo due ...