1. 1978 come persi la verginità con una milf


    Data: 26/09/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... che sarai bravissimo.”
    
    Mi prese la testa tra le mani e mi diede un tenero bacio sulla bocca.
    
    Il mio pisello rispose immediatamente mettendosi sull’attenti, come un soldatino volenteroso, deformandomi il costume da bagno.
    
    “Togliti quel costume bagnato, sciocchino”
    
    mi ordinò.
    
    Quando lo ebbi sfilato, mi tirò di nuovo verso di lei, in modo che fui costretto a sdraiarmici sopra e il suo bacio divenne decisamente meno affettuoso e più famelico.
    
    Sembrava volesse mangiarmi con la bocca.
    
    Avevo già baciato qualche compagna di scuola, ma questa era tutta un’altra storia.
    
    La sua bocca spalancata sulla mia, le sue labbra come due ventose, la sua lingua cercava la mia e ci si allacciava come fosse un serpente in calore.
    
    Si fermò un istante per fortuna, pensavo volesse veramente sbranarmi.
    
    Mi sollevò la maglietta sfilandomela dal capo e si fermò un momento a guardarmi i peli del petto, sembrò soddisfatta perché mi sorrise e cominciò a sfilarsi la leggera camicia da notte, guardandomi negli occhi maliziosa per vedere la mia reazione alla vista delle tette che, bellissime balzarono fuori libere, i bei capezzoli già turgidi per l’eccitazione puntavano verso di me come piccoli proiettili di carne pronti a uccidermi.
    
    Ero come paralizzato, forse non mi trovavo di fronte a Circe ma alla Medusa, che mi aveva pietrificato col suo sguardo ammaliatore.
    
    Lei divertita prese le mie mani tra le sue e se le portò entrambe ai seni.
    
    Dio! Fu un miracolo se non venni ...
    ... in quell’istante...
    
    Aveva dei capezzoli duri come la pietra, al centro di un paio di tette veramente meravigliose, non ne avevo praticamente mai toccate altre prima, ma anche ora, che sono passati quasi quarant’anni non ricordo di aver mai avuto per le mani dei seni così perfetti.
    
    Li baciai come fossero delle ostie sacre e la sentii rabbrividire di eccitazione.
    
    La sua mano accompagnò la mia testa verso il basso, in modo che le mie labbra sfiorassero la pelle del suo ventre, poi l'ombelico, il monte di venere.
    
    Mi fermai con il viso sospeso sopra il rigoglioso ciuffo di peli neri che nascondevano parzialmente la vagina.
    
    Tra le labbra dischiuse faceva capolino una specie di terzo capezzolo profumato.
    
    Allora era fatta così la figa!
    
    Avvicinai il naso fino a toccarla.
    
    Allora era questo il suo profumo!
    
    Allargò bene le gambe e mi invitò a leccarla.
    
    Non dovevo essere molto bravo, del resto era la prima figa che vedevo in vita mia, figuratevi che esperienza potevo avere a leccarla, ma forse fu proprio la mia inesperienza ad eccitarla ancora di più,
    
    perché per quanto potessi essere incapace la sentivo mugolare come se stesse vedendo il paradiso.
    
    “Vieni qui” mi disse ad un certo punto prendendomi di nuovo la testa tra le mani e tirandomi a se.
    
    Mi bacio ancora più vogliosa di prima, suggendo dalle mie labbra i suoi stessi umori.
    
    Si stese su quel piccolo letto tirandomi giù su di lei, il mio corpo aderiva al suo perfettamente, come se avessimo già ...