1. 1978 come persi la verginità con una milf


    Data: 26/09/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... notte.
    
    Era la notte di San Lorenzo, lo ricorderò finché campo, i genitori organizzarono di fare il bagno a mezzanotte, per guardare le stelle cadenti, immersi nelle placide acque della baia.
    
    E potevamo farlo in costume? Ovviamente no! Uno dei genitori lanciò l’idea di fare il bagno nudi.
    
    Stavamo tutti a mollo, con la testa all’insù, quando a momenti non mi venne un infarto, qualcuno si era portato dietro di me e con una mano, sott’acqua, mi aveva sfiorato la schiena ed era scesa fino ad accarezzarmi i glutei.
    
    Stavo per girarmi, ma la sua voce, inconfondibile anche se era appena un sussurro, mi ingiunse di non voltarmi.
    
    “Continua a guardare il cielo tesoro” mi sussurrò in un orecchio, facendomi drizzare ogni pelo del corpo.
    
    La sua mano mi toccò accarezzandomi nuovamente i glutei, la sua bocca mi sfiorò il collo, un bacio leggero, questa volta non furono i peli la sola cosa a rizzarsi.
    
    Le sue carezze continuarono, le spalle, i pettorali, i fianchi, Dio mio!
    
    Mi sfiorarono anche il cazzo, ma molto velocemente solo per arrivare a stringersi sui miei testicoli, già rappresi per effetto dell’acqua non proprio calda.
    
    Me li strizzò più volte come per saggiarne la consistenza, ci mancò poco che non mi fece venire, ma l’avvicinarsi di uno dei vari amici che erano a mollo come noi la fece desistere e lasciò i miei gioielli a raffreddarsi nella gelida acqua notturna.
    
    Tornammo tutti a riva per asciugarci commentando le varie stelle cadenti che alcuni di noi ...
    ... avevano visto in quella notte magica, poi mentre ci si ritirava per andare a coricarsi, ognuno verso la propria camera, Marina mi passò a fianco e sfiorandomi di nuovo con una mano, mi disse in un soffio: “ti aspetto nella mia roulotte, non tardare”...
    
    Lo stomaco mi si annodò, corsi avanti per raggiungere Guido e dirgli che avrei tardato un po’ e che gli avrei spiegato più tardi.
    
    Aspettai che tutti avessero raggiunto le varie camere e, quando fui sicuro che in giro non ci fosse anima viva, raggiunsi la roulotte della coppia.
    
    La porta era stata lasciata socchiusa, mi feci coraggio e mi infilai dentro di soppiatto, il cuore mi batteva a mille, nella penombra notturna individuai il piccolo letto matrimoniale che era stato già aperto e preparato per la notte e in mezzo a questo, tra le lenzuola azzurre il bellissimo corpo di Marina mi aspettava invitante.
    
    La scena aveva un che di magico, illuminata com’era dalla luce argentea delle stelle che filtrava da un boccaporto aperto nel soffitto.
    
    Mi sembrava di essere al cospetto di una fata, era forse Circe reincarnata che mi stava invitando a giacere con lei?
    
    Salii sopra quel piccolo letto e a quattro zampe mi avvicinai, potevo sentire chiaramente il suo elegante profumo, e distinguevo anche quello del suo sesso eccitato.
    
    Quando fui a pochi centimetri da lei non potei evitare di fare la mia confessione:
    
    “Non l’ho mai fatto prima” le dissi.
    
    Lei mi guardò e mi rispose dolcemente: “non preoccuparti tesoro, vedrai ...