1. Dipendenza sessuale


    Data: 22/09/2020, Categorie: Trans Autore: ChristyTrans, Fonte: EroticiRacconti

    ... l'uomo e indossato il giubbotto, corsi fuori ad attendere il Treno che già stava per transitare sulla banchina numero Uno. non appena le porte si aprirono, salii e presi posto in un vagone deserto, sedendomi stanca, assonnata ma ancora vogliosa di Cazzo. quella notte, sembrava non terminasse mai,e io forse per la prima volta, mi resi conto della mia situazione attuale. stavo male e dovevo farmi aiutare, stavo degenerando ogni giorno di piu', e mi resi conto che dovevo avere una dipendenza sessuale avanzata. il punto e che non sapevo che fare ne a chi rivolgermi, non essendo esperta di certe situazioni, ero spaesata e anche spaventata. le porte si richiusero nel frattempo, e il treno si rimise in movimento per direzione 'Milano Certosa'. ero davvero esausta, quella passeggiata notturna, si era rivelata a metà, tra incubo e piacere, e mentre riflettevo su cosa avrei dovuto fare per curare questa mia insana voglia di sesso, ormai arrivata ad uno stadio avanzato, e calcolandone tutti i rischi del caso, la sorte mi mise nuovamente alla prova. guardandosi intorno con passo stanco e avanzando come uno che non vede l'ora di andare a dormire, nel mio vagone, entrò un tizio ben vestito, nonostante il caldo che faceva fuori, l'uomo indossava giacca cravatta, camicia e aveva una valigetta piatta stile vecchia 24 ore sottobraccio. lo guardai, aveva i capelli brizzolati, nemmeno un filo di barba, ma dal viso si capiva che era stanco e assonnato quanto lo ero io. doveva essere un uomo ...
    ... d'affari mi dissi o roba del genere. l'uomo incrociò il mio sguardo incuriosito, e mi fissò, accennandomi un lieve sorriso, che non gli ricambiai. voltai la testa al finestrone e lasciai l'uomo ai suoi affari seduto poco piu in la da me. cercai di riposare un po e rilassarmi, non volevo creare altri problemi, avevo il sederino che mi doleva e bruciava, slabbratissimo dalle scopate di quella notte, ero truccata male dato mi ero ritoccata alla buona, e non avevo certo l'aspetto decoroso che avevo all'inizio. i miei capelli erano stropicciati e stavano apposto a malapena, le gambe mi tremavano, le calze a rete, si erano per metà bucate o strappate in vari punti, sembravo appena scappata da un manicomio criminale, o peggio, una che ha appena subito uno stupro. con la coda dell'occhio sinistro, tenevo lo sguardo sull'uomo, che piu di una volta, si era voltato indietro per guardarmi. ma ero troppo stanca per farci caso, non vedevo l'ora di arrivare in Stazione per rincasare e dormire, il giorno dopo avrei cercato aiuto per la mia brutta situazione sessuale. non dev'essere passata nemmeno mezz'oretta, da quando partimmo, che ad un certo punto, lo strano uomo ben vestito, si stancò di voltarsi a guardarmi, ma decise di togliersi il dubbio che lo rodeva evidentemente. si alzò, fece quei pochi passi dalla sua poltroncina alla mia, e con aria seriosa in un fil di voce mi chiese: 'scusa... non sono affari miei, ma stai bene?' voltai la testa verso di lui, e lo guardai con una faccia assai ...
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