1. Morbose perversioni


    Data: 09/09/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: R-Ron, Fonte: RaccontiMilu

    ... mia cappella.
    
    Sbuffo, trattengo il fiato ed ho i sudori quando finalmente sento qualcuno entrare.
    
    Davanti ad Enzo c’&egrave il suo amico che mi raggiunge e infilato nei boxer, estrae il mio cazzo, lo scappella rudemente e dopo aver raccolto con un dito il liquido che sgorga lentamente dalla cappella, lo porta alla sua bocca.
    
    – La troia si sta per pisciare addosso a quanto sembra – afferma per poi infilarmi nuovamente il cazzo nei boxer e spingerlo ancora più verso il basso di prima.
    
    I due a questo punto rimangono diversi minuti a godersi lo spettacolo di me dolorante che sudo e mi contorco nel tentativo di trattenere tutto nella vescica.
    
    Ad un certo punto però, Enzo esclama :
    
    – Troia. Ora puoi pisciarti addosso. Muoviti. – ordina ridendo.
    
    Questa volta non ho problemi a rilasciare la vescica e nell’istante stesso in cui si mette a ridere, i boxer si riempiono e subito dopo, le gambe si imbrattano di piscio fino a formare una grossa chiazza ai miei piedi.
    
    Mentre ansimo e godo dal sollievo, Enzo si avvicina rapidamente a me e infilato nei boxer fradici, impugna il cazzo ancora spruzzante per segarmelo violentemente.
    
    Questa volta però, la voglia di pisciare &egrave talmente forte che anche mentre mi sega, continuo a pisciare senza sosta.
    
    Entrambi gli uomini ridono e mentre Enzo mi sega, il suo amico mi sculaccia violentemente la chiappa esposta verso l’esterno della doccia.
    
    Mentre sto concludendo di pisciare con la mano che si muove senza ...
    ... sosta, sento una perversa voglia crescere in me.
    
    Bastano pochi minuti e da tortura, quando l’urina cessa di uscire, tutto questo si tramuta in godimento e quasi senza accorgermene, vengo.
    
    – Troia! Chi ti ha detto che potevi venire! Troia! Chi ti ha ordinato di godere? – urla nel mio orecchio segandomi con ancora più violenza mentre gli ultimi getti di sborra colpiscono il pavimento della doccia.
    
    – Ora ti dobbiamo punire – afferma l’amico di Enzo avvicinandosi e spingendomi senza remore un dito nel culo.
    
    A questo trattamento, esausto e privo ormai di forze, ho un mancamento e quasi svengo.
    
    Enzo impugna la cornetta della doccia e dopo aver aperto l’acqua, me la punta addosso.
    
    In pochi istanti un getto gelido mi colpisce in volto risvegliandomi. Subito dopo vengo alzato e senza aprire l’acqua calda, vengo rapidamente lavato alla meglio sotto i miei lamenti.
    
    Quando l’acqua viene finalmente chiusa, ho la pelle d’oca e quasi tremo dal freddo, ma non curanti, mentre l’amico mi stringe con forza il cazzo, Enzo mi aiuta ad uscire dal bagno.
    
    Tutto bagnato e gocciolante vengo così trascinato in cucina.
    
    Appena la stretta sul cazzo cessa, lo sento riprendersi gradualmente con un discreto dolore che ricopre tutta l’asta che ancora una volta torna dura.
    
    I secondi per ragionare sono ancora una volta davvero pochi quando vengo sbattuto a novanta sul tavolo, Enzo in pochi attimi lo ritrovo di fronte a me. Con le mani blocca i miei polsi mentre con il cazzo duro si ...