1. Morbose perversioni


    Data: 09/09/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: R-Ron, Fonte: RaccontiMilu

    ... proprietà.
    
    Infatti, escludendo i i momenti in cui ero impegnato, tutto il resto del tempo era praticamente dedicato unicamente a soddisfare le sue richieste.
    
    Nel momento stesso in cui varcavo la soglia di casa mia, ero automaticamente costretto a spogliarmi ed inviare una foto del membro ovviamente eretto, di modo che sapesse che da quel momento ero a sua completa disposizione.
    
    Ogni foto che riceveva e che non era di suo gradimento oppure in cui si notava il pene non del tutto eretto, equivaleva ad una punizione ovviamente da documentare con filmati.
    
    Talvolta me la cavavo con una decina di cinghiate auto inflitte sul culo, altre volte, la situazione era più particolare, sopratutto quando le punizioni erano dirette al membro.
    
    A volte si accontentava delle palle legate a cui dovevo appendere due o tre bottiglie d’acqua, altre volte, mostrando la mia erezione, dovevo colpirla decine di volte con la parte dura di una spazzola da capelli. Quest’ultima punizione, se non veniva eseguita bene e se non si sentiva distintamente il suono dei colpi, me la faceva ripetere anche più volte.
    
    Nei momenti in cui dipendevo dalle sue decisioni, anche il semplice andare in bagno, necessitava di autorizzazione ed a volte, non arrivava anche per decine di minuti o addirittura ore.
    
    Ricordo ancora che il primo ordine fu quello di depilarmi il pube in modo integrale e subito dopo, anche l’igiene intima passò nelle sue mani.
    
    Gli ordini si susseguivano a raffica.
    
    – Segati con ...
    ... forza per 90 secondi – a questo ordine seguiva il mio video in cui eseguivo l’ordine.
    
    – Strizzati le palle – a questo, a volte bastava una foto
    
    – Da ora stai duro e scappellato – ed io eseguivo con una foto l’ordine
    
    A volte tutto questo durava anche per ore e se mi ordinava di segarmi ed ero sul punto di venire, senza il suo ordine non potevo sborrare e così tutto questo mi faceva letteralmente impazzire.
    
    Durante la prima settimana, mi venne concesso di venire solo dopo tre giorni di “agonia” e la richiesta era veramente bizzarra.
    
    – Oggi devi sborrare riempiendo almeno di due dita un bicchiere di vetro, non mi interessa quante volte dovrai venire o quanto tempo ci impiegherai. Se non ci riesci subirai una punizione esemplare. Chiaro? –
    
    Ci vollero diverse ore, tanto sudore, tanta fatica ed alla fine, con la cappella rossa fuoco e le palle dolenti, ero riuscito filmando ogni singola sborrata ed il risultato finale.
    
    – Bravo, ora avvolgi il cazzo e le palle in un sacchetto di plastica e vai pure a lavarti. Voglio che il tuo cazzo puzzi. –
    
    Conclusa la doccia, il contrasto tra il profumo del corpo e la puzza del cazzo era notevole, ma avevo eseguito anche questo.
    
    Fino al weekend, mi venne concesso solamente due volte di lavarmi il cazzo con della semplice acqua, mentre le solite richieste si susseguivano senza poter mai godere.
    
    La mattina di sabato, svegliato da poco, ricevetti un messaggio.
    
    – Vai a sederti nudo nella doccia e ti seghi fino a quando ...
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