1. Moglie puttana e schiava


    Data: 07/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Anale Sesso di Gruppo Autore: Evoman2, Fonte: xHamster

    ... su quanto fossi puttana e di come quel corpetto esaltasse le mie forme.
    
    Io ero al massimo dell’imbarazzo, ma quella continua umiliazione mi stava eccitando in maniera quasi incontrollabile, era come se più scendessi in basso più diventavo quello che Carlo voleva, una vera puttana disposta a tutto pur di soddisfare le sue voglie.
    
    Ad un certo punto mio marito smise di ridere e diventò improvvisamente serio.
    
    “Ora è il momento di ripagare Edo per il suo aiuto.”
    
    “Certo mio Signore, cosa devo fare.”
    
    Pensavo che dovessi mostrarmi meglio, al limite farmi toccare, ma il suo ordine mi colpì come uno schiaffo in piena faccia.
    
    “Inginocchiati e fagli un pompino, di certo ha il cazzo già bello duro.”
    
    Non ci potevo credere, lui che mi stava punendo per le mie scappatelle voleva che avessi un rapporto con uno sconosciuto davanti ai suoi occhi!
    
    Cercai di prendere tempo, ma lui m’incalzo senza darmi tregua.
    
    “Allora puttana, non vorrai mica che glielo tiri fuori io?”
    
    Così mi inginocchiai davanti al ragazzo e gli aprì i jeans, il suo pene era già ben visibile e quando tirai giù gli slip mi sbatte sul volto.
    
    Di certo non si era lavato da poco, aveva un odore forte e disgustoso, cercai di farlo entrare in bocca ma senza riuscirci, riuscivo solo a prendere la cappella fra le labbra.
    
    “Edo bisogna che tu dia una mano a questa troia, è ancora un po’ inesperta, scopala in bocca a tuo piacimento, poi sborrale pure in gola, non sai quanto le piace.”
    
    Edo mi mise ...
    ... le mani fra i capelli e cominciò a spingermi il cazzo in bocca fino a farlo entrare tutto quanto, avevo voglia di vomitare tanto mi faceva schifo, ma riuscii a resistere.
    
    Mi appoggiai a lui e feci la mia parte, mentre lo spompinavo lo leccavo con la lingua anche per farlo venire il prima possibile, poi Carlo si mise dietro di me e senza tanti preamboli mi ficcò due dita nella fica.
    
    “Vedi che sei troia, sei tutta bagnata, lo so che sei una succhiacazzi nata, quindi divertiti.”
    
    Più io spompinavo Edo più lui mi masturbava facendo salire in me il piacere, in quei momenti non m’importava più di dove fossi e con chi, volevo solo il mio orgasmo.
    
    Solo che quello che ormai era il mio Padrone non la pensava nella stessa maniera, poco prima che venissi si fermò e subito dopo Edo mi riempì la bocca col suo sperma.
    
    Fu una sborrata lunga e copiosa che a stento riuscì a mandare giù, ma alla fine neanche una goccia uscì dalla mia bocca, solo che avevo la fica in fiamme e mi sarei fatta scopare da tutti quelli che erano rimasti fuori ad origliare pur di godere ancora.
    
    Invece pulii il cazzo di Edo e mi rivestii, quindi uscimmo tutti e tre dal camerino sotto gli sguardi degli uomini che ci aspettavano increduli.
    
    Carlo prese i sacchetti e con me dietro si recò alla cassa per pagare, una volta saldato il conto andammo verso la macchina e ripartimmo verso casa.
    
    Durante il viaggio di ritorno mio marito non disse una parola fino a che non si fermò in un’area di parcheggio ...
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