1. Moglie puttana e schiava


    Data: 07/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Anale Sesso di Gruppo Autore: Evoman2, Fonte: xHamster

    Un tradimento costerà caro a una moglie, ora costretta alle voglie di dominazione di un marito improvvisamente padrone. Umiliazioni e giochi in pubblico le faranno scoprire quanto in realtà è puttana dentro.
    
    Era passata una settimana da quando mio marito aveva scoperto le mie scappatelle ed era iniziata per me una nuova vita.
    
    Carlo mi aveva tagliata fuori dal mondo, niente telefono e il cellulare che avevo poteva solo ricevere le sue chiamate in quanto nessuno sapeva il numero.
    
    Ero sempre in casa, lui provvedeva alla spesa e io ero diventata la donna di casa oltre alla sua puttana privata. Giravo sempre nuda, pronta ad ogni sua richiesta, mi ero abituata a chiamarlo Signore o Padrone e a fare sesso come e quando lo voleva lui, di solito erano rapporti orali e anali e sempre molto violenti. Non mi picchiava molto, ma quando lo faceva mi lasciava il culo a pezzi, con grossi segni viola lasciati dalle sue mani o dalla cintura dei pantaloni.
    
    In cuor mio speravo che prima o poi la rabbia gli passasse e che potessi tornare ad una vita normale, certo senza amanti, ma senza essere più segregata in casa.
    
    Quando sabato pomeriggio mi disse che saremmo usciti insieme ne fui felice, non immaginavo a cosa sarei andata incontro.
    
    “Per iniziare truccati come la puttana che sei, non vorrei tu potessi sembrare qualcosa di diverso.”
    
    Le sue parole mi colsero di sorpresa, lui amava il trucco leggero e considerava volgare quello marcato.
    
    “Certo mio Signore, dammi solo il ...
    ... tempo per farlo.”
    
    Mi misi davanti allo specchio e iniziai a truccarmi senza esagerare, ma quando mi vide cominciò a rimproverarmi.
    
    “Sei forse scema o la stai facendo? Lavati la faccia e rincomincia, ho detto che devi sembrare una troia non una ragazzina.”
    
    Feci come mi aveva ordinato e questa volta mi truccai in maniera pesante, con tinte forti, marcando al massimo occhi e labbra.
    
    Tornai da lui che questa volta non fece osservazioni.
    
    “Vedi che quando vuoi sai obbedirmi, ora mettiti una camicetta bianca e una minigonna, la più corta possibile.”
    
    “Ma Padrone non ho mini, lo sai che non ne porto.”
    
    “Però hai il gonnellino da tennis ?”
    
    “Si quello nero, l’abbiamo comprato insieme.”
    
    “Allora indossalo e fai in fretta.”
    
    “Devo indossare sotto qualcosa di tuo gradimento Padrone.”
    
    “Certo, nulla.”
    
    “Scusa non ho capito.”
    
    “Sotto non porterai nulla, indosserai solo la camicetta, il gonnellino e le scarpe, anzi scegline un paio con un bel tacco, mi fido di te per questo.”
    
    “Ma così si vedrà tutto!”
    
    Lui si alzò e mi colpì con uno schiaffo, non forte, ma di quelli che fanno male lo stesso.
    
    “Lo so che si vedrà la tua fica e il tuo culo, ma è proprio quello che voglio, comunque stai tranquilla andremo dove nessuno ti conosce.”
    
    Mi andai a vestire sentendomi male, sarei stata praticamente nuda alla merce dello sguardo di chiunque m’avesse vista, volevo piangere, ma sapevo che avrebbe solo peggiorato la situazione.
    
    Mentre mi mettevo addosso quel poco ...
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