1. Amore e sesso [Zia e Nipote]


    Data: 01/09/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: MartaP, Fonte: RaccontiMilu

    ... reggiseno per scoprire quei fantastici seni. Si soffermò per un istante ad ammirarli, stupefatto, come in contemplazione. Giovanna se ne accorse e si fece scappare un sorriso che ammaliò ancora di più il giovane Carlo, poi, afferrò la testa del ragazzo e l’accompagnò nello spacco tra quelle due magnifiche montagne di carne. Carlo finalmente come aveva sempre sognate, le stava baciando e leccando. Quelle tette esalavano un profumo sublime che destava un calore immenso. La pelle era liscia e morbida, veramente magnifica. Giovanna ebbe più di un orgasmo e i liquidi espulsi dalla vagina si mischiavano al sudore dei due amanti e all’acqua della pioggia che ancora non si erano completamente asciugati. Era da anni che Giovanna non veniva scopata con tutta quella forza, era come se fosse investita da una carica di energia giovanile che le invadeva lo spirito e tutto il corpo mentre un brivido le correva lungo la schiena ad ogni colpo del nipote. In quanto a Carlo, lui non aveva mai vantato una conquista più grande. Il ragazzo stava per esplodere, ma abilmente si sfilò e prese in braccio la zia per condurla fino alla camera da letto per guadagnare tempo e trovare un posto più confortevole dove poter continuare l’amplesso. L’escamotage era stato veramente furbo da parte sua, ma non era bastato a fermare l’eccitamento del momento. Adagiò Giovanna sul letto, poi si posizionò sotto di lei. La donna si sedette con cautela sull’asta del nipote e cominciò a muovere il bacino ...
    ... circolarmente. Dal basso il ragazzo vedeva quella dea danzare su di lui e non riuscì a trattenersi nemmeno per dieci secondi. Afferrò le cosce carnose della zia e mentre i flotti di sperma si scagliavano dentro di lei dritti nel ventre, notò un po’ di cellulite sulle cosce della partner e questo lo arrapò ancora di più. Fece giusto in tempo a vedere la zia stendersi sopra di lui baciandolo sul collo, che entrambi si addormentarono, cadendo in un sonno dolce e revitalizzante.
    
    ‘Buongiorno dormiglione!’ Disse con aria solare Giovanna mentre chiudeva la zip della tuta.
    
    ‘Che mal di testa” Carlo guardò l’ora sulla sveglia del comodino, erano le 12:30. Strabuzzò gli occhi, non era abituato a dormire così tanto. Si guardò intorno e di colpo ricordò quel che era successo la sera precedente.
    
    ‘Vestiti e poi vieni in cucina, dobbiamo parlare.’
    
    Giovanna uscì dalla camera e Carlo sentì i passi allontanarsi. Per un attimo fu frastornato, non sapeva come comportarsi ed era imbarazzato. Il tono di voce era stato normale, quindi poteva pensare a qualcosa di positivo? Fece come la zia gli aveva ordinato e dopo essersi rivestito si diresse verso la cucina. Quando entrò, notò che era tutto sistemato, le stoviglie erano tornate al loro posto e sua zia era alle prese con i fornelli. C’era dell’acqua in una pentola e del sugo in una padella. Probabilmente stava preparando il pranzo. Giovanna ruppe il silenzio.
    
    ‘Riguardo a ciò che &egrave successo tra noi ieri sera’ non dovrà mai più ...
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