1. Mia figlia Sara


    Data: 30/08/2020, Categorie: Incesti Autore: Scrittore 33, Fonte: EroticiRacconti

    ... pianista aveva una voce molto bella e calda, l'atmosfera era rilassante tanto che Sara appoggiò la sua testa sulla mia spalla mi prese la mano, mi guardò con amore.
    
    ”Papà ti voglio bene”
    
    e si strinse maggiormente contro me.
    
    Il suo corpo cosi vicino al mio mi elettrizzo e mi fece sentire orgoglioso di essere suo padre, quella sera Sara bevve più del dovuto ed arrivai al punto di dire:
    
    “Ora basta bere tesoro, si è fatto tardi ed è ora di ritornare a casa.”
    
    La sostenni per tutto il tragitto fino alla macchina, l'aiutai nel farla salire le tolsi il pellicciotto, misi in moto l'auto e ritornammo a casa.
    
    Sara era ancora intontita dai fumi dell'alcool, tanto che una volta parcheggiata l'auto. la presi in braccio e la portai in casa, con fatica salimmo in camera sua, l'adagiai sul letto con l'intenzione di spogliarla per la notte, era una situazione intrigante ma molto erotica tornarono i cattivi pensieri e come avevo fatto alcune sere addietro le sollevai la gonna fino alla vita, lo spettacolo che mi si presentò fu meraviglioso, finalmente potevo vederle, le cosce, il ventre piatto, il monte di venere, i peletti neri che uscivano lateralmente dalle mutandine senza la barriera velata dei collant.
    
    Dopo aver sganciato le calze dal reggicalze le feci arrotolare lungo le gambe e le sfilai lentamente, istintivamente le baciai i piedi i polpacci per risalire fino alle ginocchia, incontrai la candida e profumata pelle delle cosce per arrivare fino al punto dove le ...
    ... gambe si congiungevano e formavano un leggero provocante promontorio, posai le mie labbra sul profumato tessuto di seta delle mutandine, e in quell'istante sentii la mano di Sara appoggiarsi alla mia nuca e spingere in direzione della sua vagina era cosciente la sensazione fu meravigliosa quando la senti dire:
    
    ”Papà amore ti amo”.
    
    Scostai leggermente gli slip e cominciai a leccarle le grandi labbra, insinuai la lingua dentro la sua fessura leccai il clitoride fino a che la sentì gemere di piacere, lubrificai le pareti della vagina con la mia saliva un sapore salato mi entrò in bocca erano gli umori di Sara.
    
    Il solo pensiero che stavo leccando la figa di mia figlia mi eccitò talmente tanto che fui sul punto di venire più volte.
    
    Sara mi teneva sempre la testa fra le mani gemeva divaricando le gambe al fine di facilitarmi il compito, e incitandomi diceva :
    
    “Dai Papà cosi mi piace!!! sei un maiale,un animale stai leccando la figa di tua figlia”
    
    Queste parole ebbero l'effetto di centuplicare la mia libidine e le risposi:
    
    “Si troia, e fra poco ti chiaverò lurida puttana”
    
    La senti dire con voce eccitata e stridula:
    
    “Papà mi fai morire siiiiii!!!! come mi piace dai papà ti prego, ti prego voglio il tuo cazzo in bocca subito, subitooooo!!”
    
    Cambiai posizione, e le sue mani s'impossessarono del mio uccello, magistralmente Sara cominciò a succhiarlo e leccarlo lavorava con la punta della lingua l'avvolgeva percorreva con la lingua tutta la sua lunghezza poi ...
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