1. ISABELLA…….CHE TROIA……..


    Data: 28/08/2020, Categorie: Incesti Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu

    ... ancora totalmente esposta. Mi appoggiai al lavandino, mentre la mano correva questa volta più risoluta lungo la mazza e, dopo averla scappellata del tutto, iniziò a segarmi lentamente: di tanto in tanto, arrestava il movimento e risaliva fino ad impugnare e ad accarezzare la cappella………anche con entrambe le mani, tanto erano piccole da non riuscire comunque a contenere tutta la mia virilità. Durante il maneggio, Isabella sorrideva soddisfatta: mi stava donando un immenso piacere e avvicinai due dita alle sue labbra, che prontamente schiuse permettendo loro di entrare nella sua bocca: le leccò e le insalivò e le utilizzai per stringervi in mezzo un capezzolo. la vidi trasalire ed iniziò a toccarsi fra le gambe……..il respiro di entrambi si stava facendo sempre più pesante e, quando capii che stavo per venire, le dissi di tenere una mano sulla cappella mentre continuava a masturbarmi con l’ altra. Eseguì prontamente il mio suggerimento, perch&egrave era chiaro che non potevo imbrattarle la camicia da notte ed anzi, impugnò nuovamente la cappella con entrambe le mani serrate a mò di conca, quando un istante dopo sborrai copiosamente inondandole di liquido bianco, che inevitabilmente traboccò andando a concludere la sua folle corsa sul pavimento! Senza scomporsi minimamente, proseguì a menarmi l’ uccello lubrificando l’ asta con il mio seme: guardavo il suo viso ancora innocente ma languido…….due labbra sottili ma carnose che avrei volentieri scopato infilandovi in mezzo il ...
    ... cazzo ancora perfettamente eretto e voglioso. Le cinsi la schiena e la baciai senza incontrare il minimo impedimento, perch&egrave al primo e semplice contatto, le sue labbra immediatamente si aprirono ed accolsero la mia lingua che andò a frugare nella sua bocca avida di saliva e di sapore di maschio…….una bocca che poi seppi essere ancora inviolata……..Il cazzo premeva impetuoso contro il suo basso ventre……la voglia di fotterla stava aumentando a dismisura e, passando dietro la schiena, le infilai una mano fra le natiche, piccole ma sode e perfettamente modellate: risucchiò la lingua nella sua bocca…….e dopo un ulteriore scambio di liquidi organici, le nostre labbra si staccarono: mi cinse il collo con un braccio e, avvicinandosi nuovamente con le tettine che pressavano impetuose sul mio corpo mi bisbigliò in un orecchio: “lunedì mattina sarò da sola a casa……magari verso le nove……..comunque ti invio un sms…..”!
    
    Detto questo, mi sorrise e si voltò per dirigersi verso l’ uscita, girò la chiave e aprì la porta -dopo aver dato un’ occhiata all’ esterno- e la richiuse alle proprie spalle, non prima di avermi lanciato un’ ulteriore occhiata di compiacimento.
    
    Mi affrettai a ripulire il pavimento e, dopo aver indossato un pantaloncino, andai a letto: mia moglie già dormiva da un bel pò e ciò mi rassicurò. Avrei voluto osare, ma non ne avevo avuto il tempo, oltre al fatto che non eravamo soli in casa: mille e mille pensieri affollarono la mia mente. Era accaduto l’ inimmaginabile: ...
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