1. Week-end con la schiava – La riscoperta del sesso


    Data: 15/08/2020, Categorie: scambio di coppia Autore: Lizbeth Gea, Fonte: EroticiRacconti

    ... demente numero uno, le stava accarezzando il seno delicatamente, da sopra, sono sicura che per lei era una novità. Le era capitato l’uomo giusto. Il suo viso divenne rosso. Le sue braccie circondarono il collo del suo partner e spinse il suo seno formoso contro la sua faccia.
    
    Finalmente si stava lasciando andare, ne ero felice.
    
    Il mio sesso con Riccardo era decisamente diverso, più impetuoso. Mi stringeva il seno così forse, che sentivo dolore, mi piaceva un sacco. Il suo cazzo scorreva fluido dentro di me.
    
    “Piccola” – Lo so aveva più anni di me, ma i suoi comportamenti erano da ragazzina – “Vieni a leccarmela”
    
    Lei non ci pensò due volte, finalmente doveva fare qualcosa che le piaceva. Mi appoggiò le mani sulle gambe, mi infilò la lingua in bocca, scese sul mio corpo disegnando una esse e mi leccò i capezzoli. Si precipitò verso il mio clito, me lo succhiò. Passò la sua lingua sulla mia vagina, ogni tanto incrociava il pene che mi stava penetrando.
    
    Stefano non se ne stette con le mani in mano, o meglio con la mano sul pene. Si alzò, posizionò la dolcezza a 90 e gli leccò la figa, nel sesso orale non poteva competere con la sottoscritta, ma stava dando piacere a Monica. Tornò a scoparla in un attimo.
    
    La lingua della mia schiava e il cazzo di Riccardo, fecero il loro dovere, orgasmai per prima, non mi vergogno di dirlo, anzi. Appena mi districai da quella posizione complicata, mi sedetti sul divano e accennai a Riccardo di raggiungermi. Si sedette ...
    ... esattamente accanto a me. Recuperai quelle famose mutandine e lo segai e lui accarezzò immediatamente la mia passera.
    
    Mentre ci masturbevamo, ammiravamo la prestazione dei nostri complici; in quel momendo Stefano era appoggiato alla parete che dava sull’ingresso e aveva in braccio Monica. Però, non lo facevo così forte.
    
    Ebbì un idea, la sussurrai a Riccardo.
    
    Diedi un piccolo schiaffo al suo cazzo – “Datti da fare”
    
    Gli afferai il cazzo, e lo accompagnai con movimenti sinuosi verso la coppietta felice.
    
    Baciai Monica – “Ti fidi ancora di me?”
    
    Rispose a fatica, quanto ansimava – “Certo”
    
    Sputai sul suo culo, gli leccai il buchino delicato. Mi ricordai di un lubrificante, lo presi e gli lo spalmai. La penetrai con due dita. La sua eccitazione stava aumentando, e non era ancora arrivato il bello”
    
    “Preparati” – Feci un cenno a Riccardo.
    
    Per prima cosa le fece entrare la cappella, ma poi la ritrasse. Gli occhioni di Monica si aprirono meravigliati. Stavolta Riccardo affondò ancora di più il colpo e la penetrazione si faceva sempre più intensa. Era posseduta da due cazzi. Quante cose erano cambiate dal nostro primo incontro.
    
    Se la volta prima era svenuta sotto i miei colpi, chissa cosa sarebbe successo in quel frangente.
    
    Urlò – “Oddiooo, sei una lurida stronza”
    
    MI sedetti sul divano a gustarmi lo spettacolo con due dita in figa.
    
    “Basta, vi prego basta” – La sua voce era disperata. Gli urlai di resistere ancora un attimo, il suo corpo stava mandando segni ...