1. Dietro a quel velo


    Data: 13/08/2020, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: eos76, Fonte: RaccontiMilu

    ... lievemente.
    
    Quasi a risposta di questo flashback, il seno sinistro mi solletica realmente. Inconsciamente, o forse no, mi porto una mano nell’esatto punto in cui solo pochi mesi prima il mio corpo aveva incontrato le sue labbra per la prima volta.
    
    Un respiro breve e mozzato mi serra la gola mentre me lo tocco, me lo massaggio premendolo e pizzicandolo dapprima piano, poi con maggior forza.
    
    Mi abbandono con la testa all’indietro e gli occhi chiusi a quella piacevole sensazione solleticante. Un impercettibile sorriso mi increspa le labbra.
    
    Il fischio del bollitore mi strappa a quel momento. Sussulto.
    
    Mi rialzo in fretta e verso l’acqua calda in una tazza e ci immergo la bustina del the. Per un attimo fisso l’alone colorato che si allarga verso il bordo della tazza, pensando che, similarmente, anche ciò che avevo provato con lui, con il mio corpo a stretto contatto col suo, seguiva la stessa ‘procedura’: un calore intenso e bruciante che partiva dal centro del petto e arrivava fino alla nuca e alle ginocchia, facendole tremare.
    
    Scaccio con forza quel ricordo e nel contempo penso che dovrei davvero prenderla quella maledetta Tachipirina, anche se non mi va, anche se solo l’idea di cacciarmi nello stomaco qualcosa di freddo mi fa rabbrividire di disgusto.
    
    Opto per la soluzione più scellerata e testarda. Mi accontento di scaldarmi con la sola bevanda che tengo tra le mani.
    
    Sospiro rumorosamente e sempre con la tazza bollente che quasi mi brucia i palmi, ...
    ... vado a sedermi nella nicchia da cui, nel mio salotto, &egrave stata ricavata la grande finestra che dà sul terrazzone esposto a sud-ovest.
    
    Il mio palazzo &egrave stato il primo ad essere costruito così come &egrave ora. Quello che &egrave stato innalzato giusto davanti circa una decina di anni dopo, &egrave solo una moderna scopiazzatura in quanto a stile. L’unica cosa che invidio di quello stabile sono i grandi terrazzi, più grandi del mio e disposti in modo che, se mai qualcuno avesse avuto la tentazione di prendere il sole ( e d’estate non era raro che i proprietari lo facessero), avrebbe potuto soddisfarsi senza incappare nel pericolo che i condomini sopra o sotto potessero bearsi di uno spettacolo di nudo o altro. Sopra o sotto. Per quelli di fronte, tutto gratis. Magie dell’architettura moderna.
    
    Appoggio la fronte che ancora scotta di febbre sul vetro fresco e umido delle sere settembrine. Un immediato quanto effimero sollievo si impadronisce del mio corpo.
    
    Mi alzo solo un attimo, giusto per spegnere la luce del soggiorno e accendere la tv, regolando il volume a un mormorio indistinto. Poi torno a sedermi dove ero pochi istanti prima.
    
    Cerco di sorseggiare un po’ di th&egrave, senza soffermare la mente su nessun pensiero in particolare. Poi un breve movimento alla mia sinistra attira la mia attenzione.
    
    Scruto incuriosita fuori della finestra e poi mi rendo subito conto di cosa sia. E’ la giovane donna che da sei mesi abita di fronte a me, solo un piano più in ...
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