1. Puttana per una sera


    Data: 12/08/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... strada – proseguì lui – ma tu sei veramente bella. Ero passato un minuto prima e non appena ti ho vista ho voluto fare un altro giro. Per fortuna nel frattempo non ti aveva caricato nessun altro. Una come te non dovrebbe stare per strada”.
    
    Elena non sapeva cosa dire, così si limitò a sorridere e a mormorare un “grazie”.
    
    La cabina arrivò al piano e uscirono sul pianerottolo.
    
    Cercando di fare più silenziosamente possibile – i vicini erano anziani e sicuramente erano in casa – Elena apri la porta blindata ed entrarono nell’appartamento.
    
    Tutto profumava ancora pulito, la ragazza che faceva le pulizie era stata lì solo quella mattina.
    
    Mark sì guardò attorno.
    
    “Complimenti, bella casa”.
    
    Elena lo ringrazio di nuovo, domandandosi quale fosse il protocollo in quel momento.
    
    Cosa dovevano fare, andare subito in camera da letto? Bere qualcosa?
    
    Ci penso l’uomo a risolverle il problema: “Immagino che tu voglia che io faccia una doccia prima”.
    
    Elena apprezzò l’iniziativa, non ci avrebbe pensato se non glielo avesse suggerito lui.
    
    Gli mostro il bagno e dal mobile laccato bianco prese un accappatoio pulito di suo marito.
    
    “Puoi usare questo, fai pure con comodo”, gli disse porgendoglielo, notando un impercettibile tremore alle mani.
    
    Uscì dal bagno e chiuse gli occhi. Doveva calmarsi.
    
    Si spostò in camera da letto e raccolse velocemente tutte le foto incorniciate che esponeva sulla cassettiera.
    
    Non era il caso che quell’uomo vedesse le foto del suo ...
    ... matrimonio o di sua figlia all’asilo.
    
    Le chiuse in un cassetto, poi le venne in mente un’altra cosa: aveva dei preservativi in casa?
    
    Lei prendeva la pillola, ma circa un anno prima un’ infezione l’aveva costretta a sospenderne l’assunzione e suo marito si era comprato dei preservativi.
    
    Li ritrovò nel cassetto del comodino di lui sotto ai calzini, alla scatola ne mancavano solo due.
    
    La data di scadenza indicava che erano ancora utilizzabili; si augurò che lui non avesse contati.
    
    Appoggiò la scatola sul comodino.
    
    Senti l’acqua chiudersi in bagno e dopo pochi secondi l’uomo, in accappatoio, varcò la soglia della stanza da letto.
    
    Elena gli sorrise, sperando di nascondere così il suo imbarazzo.
    
    “Gradisci un caffè, qualcosa oppure preferisci che… rimaniamo qui?”.
    
    L’uomo si tolse l’accappatoio e lo appese alla maniglia della porta.
    
    Elena non poté non guardarlo ed ebbe conferma della prima impressione: quell’uomo passava molto tempo in palestra.
    
    Addominali e pettorali sembravano scolpiti, un grosso tatuaggio tribale gli copriva il braccio destro e risaliva fin sulla scapola.
    
    “No, ti ringrazio, preferisco iniziare subito. Spogliati”, le rispose.
    
    Si sedette sulla poltrona che Elena utilizzava per truccarsi e le indicò il letto con una mano.
    
    La donna si sedette sul letto, mentre il tremore aumentava.
    
    Cosa doveva fare, uno strip? Non ne era sicuramente capace.
    
    Si tolse le scarpe.
    
    Prese a ripetere mentalmente una specie di mantra: lei non ...
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