1. Alessandra - Ancora perversioni nel bagno della sala del regno


    Data: 10/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti

    ... quella congregazione e quelli che dovevano vergognarsi erano altri. C'erano quelli che scopavano senza farsi scoprire, c'erano quelli che rubavano, quelli che evadevano le tasse. C'era quella sorella pioniera che tutti sapevano tradiva il marito con uno “del mondo” ma nessuno aveva il coraggio di dirle qualcosa.
    
    Tra gli appunti di suo padre aveva trovato anche le prove che un fratello della congregazione era stato accusato di pedofilia da un ragazzino, ma il nome della persona coinvolta era secretato. Quello faceva veramente schifo ad Alessandra, che un pedofilo potesse girare impunemente in sala senza che nessuno fosse messo al corrente della pericolosità. Se solo avesse preso quei documenti dalla scrivania di suo padre quel giorno. Li avrebbe portati ai Carabinieri, perché era deplorevole che una persona non fosse denunciata alle autorità per quel gravissimo reato. Quello era deplorevole, che l'organizzazione dei testimoni di geova non denunciasse alle autorità i pedofili. E chissà quanti pedofili venivano nascosti nelle congregazioni di tutto il mondo, chissà quanti segreti questa diabolica organizzazione teneva sotto chiave.
    
    E invece per quel branco di coglioni la persona da guardare storto era lei. Lei che aveva solo dato del suo senza far del male a nessuno. Anzi, aveva a suo modo fatto del bene, le persone erano felici di come scopava. Aveva dato nuova linfa vitale al cazzo di suo padre, a Gianni, a Daniele, all'anziano dell'altra congregazione Gabriele. Aveva ...
    ... fatto godere quel vecchio porco di Sebastiano, che il suo cazzetto minuscolo mai avrebbe avuto l'onore di incontrare la sua boccuccia da troia se lei e Marianna non avessero fatto le zoccole al comitato giudiziario.
    
    Tutti erano coinvolti in quell'enorme porcile impuro che si era creato in sala. Non c'era persona libera dalla macchia del peccato.
    
    I suoi stessi amici avevano la macchia del peccato scritta in fronte e insieme a lei avevano disonorato la sacralità della sala del regno e dell'adunanza scopando in tre nei bagni.
    
    Non aveva voglia di tornare in adunanza, sarebbe andata a casa, quello che doveva fare l'aveva fatto ed era stato anche abbastanza soddisfacente. Dei commenti e degli sguardi di quel branco di ipocriti pervertiti poteva tranquillamente farne a meno.
    
    Uscì dal bagno e diede un bacio sulla guancia a Natan, sapeva che Marco l'aveva corrotto per comprarsi il suo silenzio, andò verso la grande porta a vetri che divideva l'antisala dalla sala. Aprì la porta, andò verso il suo posto e prese la borsetta.
    
    Si girò giusto per salutare Gianni con un cenno e prese la via dell'uscita.
    
    Prima di uscire si voltò un'ultima volta indietro.
    
    Non aveva ne timore di geova ne degli uomini, tanto quello era solo un mondo falso e ipocrita, un mondo da dove era meglio fuggire.
    
    Le dispiaceva solo per i genitori che erano costretti a recitare ancora quella farsa. Suo padre prima o poi avrebbe trovato la forza di confessare a sua madre la vera natura della sua ...
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