1. In un giorno umido... parte i


    Data: 27/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: voyeur861, Fonte: Annunci69

    ... con mano il desiderio che le percorreva ogni centimetro del corpo manifestandosi in un respiro affannato, irrequieto. Ancora una volta non poté controllarsi, lo eccitava terribilmente l'idea di saperla affamata di lui, il suo cazzo cominciò a spingere con ancora più forza contro lo strato sottile di cotone dei boxer e contro il ruvido dei jeans che lo separavano da lei. Fu allora che la mano di lei, con movimento deciso, andò a poggiarsi sopra quel vulcano pronto ad esplodere la lava bianca del piacere. In un attimo le loro bocche si unirono, assaporandosi avide, insaziabili. Lui non riuscì a resistere alla tentazione di cercare con le mani i suoi seni generosi, di stringerli quasi a dirle "Sei mia, tutto questo ora è mio!". Emmanuelle non indossava il reggiseno così fu relativamente facile, una volta abbassato l'orlo della scollatura, fare emergere uno dei seni dal vestito così da poter arrivare a sentirne con i denti il capezzolo oramai inturgidito. Mentre continuava a mordicchiare e succhiare, fece scivolare la mano verso la parte bassa dell'abito indossato da lei per poi proseguire la sua corsa verso il centro del suo piacere; li lo attendeva la più bella delle ricompense: la fica di Emmanuelle, allagata dal nettare dei suoi umori...
    
    Emmanuelle intanto continuava a guardarlo, gemeva ma......niente poteva farle distogliere lo sguardo da quello di lui. Voleva fermare il tempo, come una fotografia in cui non ci possono essere dubbi o interpretazioni perché è l'evidenza ...
    ... dell'immagine che testimonia. E quello che leggeva nei suoi occhi era un desiderio intenso, viscerale. Con entrambe le mani ne accarezzò il profilo, fino ad arrivare ai capelli, da stringere con forza durante i baci più profondi e voraci che avesse mai dato. E lui, le fece assaggiare il suo stesso piacere....accarezzandole con le dita la bocca vermiglia. Ci fu un attimo di pausa, in cui riapparse l'imbarazzo, il silenzio disturbato dal battito impazzito di loro cuori, lei arrossi e abbassò gli occhi. Lui capì che doveva riempire quel vuoto, a qualsiasi costo: non le poteva permettere di analizzare la situazione, di allontanarsi da quello splendido senso di sospensione, le sussurrò all'orecchio "Non fuggirmi, guardami, sono qui per te!"
    
    La baciò di nuovo ma questa volta fu diverso, doveva impedirle di tornare lucida... Lei lo lasciò fare. Mentre le loro lingue si fondevano nella danza della passione, non riuscì a resistere alla tentazione di chiudere gli occhi per concentrarsi meglio sul sapore e sull'odore di donna che emanava il corpo voluttuoso di Emmanuelle. Per non darle respiro, passò lentamente dalla bocca al collo, respirando ogni sua pulsazione, ogni singolo moto di piacere che la allontanava sempre di più dal pensiero della realtà. Con una delicatezza perentoria la accompagnò verso di se così che, senza volerlo, lei lasciò il sedile sul quale sedeva e si ritrovò inaspettatamente a cavalcioni su di lui. Continuarono a baciarsi come se fosse un gesto nuovo, come se ...