1. In un giorno umido... parte i


    Data: 27/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: voyeur861, Fonte: Annunci69

    Il cuore aveva preso a correre senza sosta mentre immaginava come sarebbe stato incontrarla. Sapeva di dover dare prova di tutta la sua maturità per non rischiare di buttare all'aria gli sforzi di quegli ultimi mesi. La differenza di età lo intimoriva, la paura di non esserne all'altezza lo faceva naufragare in un mare d'incertezze ogni volta che la pensava. Allo stesso tempo, l'eccitazione di risultare interessante per una donna con più esperienza di lui gli faceva immediatamente correre il sangue lungo le arterie, convogliatolo irresistibilmente verso il suo cazzo, che si induriva come mai al solo pensiero.
    
    L'arrivo di un'auto lo distrasse da quel misto di timore e piacere mentre riconosceva la donna alla guida. L'auto si fermò poco distante, dallo specchietto retrovisore riuscì a scorgerla mentre le sue gambe diafane si affacciavano sull'asfalto, indossava dei lunghi stivali neri che le correvano lungo il corpo fino a nascondersi sotto un vestitino da "brava ragazza" che lasciava intravedere poco delle sue forme. Eppure mentre la scrutava avvicinarsi, non poté fare a meno di immaginarsi il momento in cui l'avrebbe stretta a se e, nella voracità di farla sua, le avrebbe sfilato con forza il vestito, quasi strappandoglielo da dosso, e avrebbe potuto finalmente gustare il sapore dolciastro dei suo capezzoli prima di perdersi nelle sue labbra. "Oh Emmanuelle!" Gli bastava anche solo pronunciare sottovoce quel nome e già sentiva i suoi sensi inebriarsi, bruciare di desiderio ...
    ... al dolce pensiero di lei. Di nuovo il suo cazzo si fece tonico, di marmo ma il suono di apertura della portiera lo costrinse per l'ennesima volta a tornare alla realtà. Emmanuelle gli si sedette accanto, sistemandosi il vestito lungo il corpo colta da uno inaspettato pudore; anche se si sforzava di non darlo a vedere, era tesa anche lei... Questo lo convinse definitivamente che sarebbe stata sua se avesse saputo gestire bene il gioco. Poi lei gli sorrise, come aveva sempre sperato sapesse fare, e nella banalità del suo saluto, un semplice "Ciao", riconobbe il calore dall'eccitazione che si imposessava di loro e del piccolo abitacolo che li vedeva finalmente l'uno nel respiro dell'altra...
    
    Lui la guardava inebetito mentre Emmanuelle continuava a fissarlo con uno sguardo che era solo suo, un misto di divertimento imbarazzato ed eccitazione; poi improvvisamente Lui iniziò a parlarle, e in un attimo fu come se si conoscessero da sempre: il parcheggio desolato, le sparute auto in sosta, tutto scomparve come se il mondo avesse trovato la propria ragione d'essere solo nell'intimità dell'abitacolo che ospitava la clandestinità del loro incontro.
    
    Mentre i loro sguardi diventavano man mano più complici, Lui la sorprese ad osservare intensamente la sua bocca, sapeva che le piaceva il modo in cui si muoveva al ritmo lusinghiero delle sue parole; poi vide gli occhi di Emmanuelle vagare con voracità alla ricerca del suo membro: non riuscì a fare finta di niente, poteva quasi toccare ...
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