Anna & francesco.... 2 - Racconti Erotici

Anna & francesco.... 2

... l'utero.

Anna lo ha sentito subito, spalanca la bocca e lascia uscire il cazzo del marito lucido e gonfio, deve essere stupita dalla sensazione nuova di essere riempita cosi’ tanto, questi getti bollenti in fondo alla figa, il cazzo che sembra esplodere in pulsazioni ritmiche e che si ripetono all’infinito.

Francesco ci guarda ad occhi spalancati e freneticamente riprende a masturbarsi, in poco tempo ci raggiunge nel piacere schizzando sulle tette di Anna, poi si lascia cadere all’indietro sul letto stroncato dall’orgasmo.

Adesso nella stanza da letto c'è silenzio, un silenzio quasi innaturale, Anna e’ immobile a gambe spalancate, io in mezzo ancora conficcato dentro di lei mentre Francesco sembra un pupazzo sgonfio disteso al mio fianco.

Mi guardo intorno e riprendo il contatto con la realtà, lentamente realizzo dove sono e tutto ciò che mi ha portato a questo punto. Anna adesso sembra continuare a dormire rilassata e con il sospiro lieve, lentamente mi sfilo da lei e mi rialzo in piedi però non riesco a staccare gli occhi dalla sua figa che e’ ancora spalancata, le labbra sono aperte ed un filo di sborra comincia a colarne fuori. Devo avergliene messa dentro una quantità esagerata, erano giorni che non venivo. Cerco istintivamente di individuare i miei vestiti sparsi per la stanza, accidenti non mi sono tolto i calzini e mi viene da ridere perché la ritengo una cosa altamente maleducata. Nessuno di noi ha avuto il tempo di rendersene conto pero’.

Mi rivesto ...

... alla meglio mentre dal letto non arriva segno di vita e mi fermo come ipnotizzato quando dalla vagina spalancata vedo colare sempre più liquido biancastro, il mio sperma. E’ uno spettacolo che riesce a farmi rizzare di nuovo il cazzo nei calzoni ma non me la sento di sfidare troppo la sorte.

Con una mano accarezzo dolcemente la testa di Anna che sembra dormire profondamente ma quando le passo vicino alla bocca sento le sue labbra che mi baciano il palmo, non saprò mai dove sia per lei il confine tra sogno e realtà.

Torno sui miei passi, attraverso il corridoio e lancio un ultimo sguardo alle mie spalle. Francesco e’ adesso inginocchiato tra le gambe di sua moglie e le sta leccando la fessura, mi soffermo un attimo anche perche’ Anna ha ricominciato ad ansimare. Ma e’ meglio che me vada.

Apro la porta e mi ritrovo davanti all’ascensore, il condominio e’ silenzioso. Esco e raggiungo la macchina senza aver incontrato nessuno, meglio cosi’.

Nel ritorno mi costringo a non pensare a ciò che e’ successo, se solo lo avessi immaginato non avrei accettato l’invito di Francesco. Pero’ mi e’ piaciuto, non posso negarlo, e’ stupido e contrario a tutti i miei principi approfittare di una donna semi-addormentata ma e’ stata una situazione di un erotismo non immaginabile.

Ma forse non era addormentata, forse Anna ha finto di esserla per superare le sue paure e non sentirsi responsabile, forse no. Forse e’ stato un sogno per lei, finalmente piu’ reale di quelli che aveva fatto ...