1. E la luna restò a guardare


    Data: 08/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: ollalla123, Fonte: Annunci69

    ... anche Ale corre a tuffarsi. Non aspetto altro, in un attimo mi spoglio e mi getto in mare. L'acqua è tiepida e la luna, quasi piena, illumina quasi a giorno l'atmosfera, ci divertiamo tutti a scherzare e spruzzarci. Dopo un po' mi accorgo che Paola è sulla spiaggia che torna verso il fuoco. In breve la raggiungo, è ancora nuda, rabbrividisce per l'aria fresca della notte. Il bagliore del falò si riflette sulla sua pelle bagnata. Io le cingo le spalle con l'asciugamano e lei si strige nel telo con gratitudine. Gli schiamazzi lontani degli amici si perdono nella notte, c'è solo lo scoppiettio del fuoco. E' il mio momento, ora o mai più, le bacio piano una spalla e risalgo lentamente sul collo. Paola non protesta, e anzi inclina leggermente la testa, per invitarmi a continuare. Sento che ormai le sue difese sono abbattute, e piano l'eccitamento si impossessa di me al pensiero di ciò che potrà accadere. Proprio in quell'istante percepisco qualcuno che sopraggiunge, non faccio in tempo a girami che una mano mi pizzica il sedere e una voce squarcia il silenzio. "Ma che bel culetto bianco abbiamo qui!". E' Alessandra che con il suo fare birichino si intromette tra noi.
    
    "E che bel pisellino che ballonzola qui davanti!!" dice prendendolo con due dita.
    
    "Dai Ale smettila!!!" cerco di farle capire di andarsene, che non è proprio il momento, ma lei non si interessa minimamente a ciò che dico. Gira attorno a noi e aprendo il telo di Paola le fa "Ma che bella patatina!! e che ...
    ... splendide tettine ci sono qui!!". Paola tiene aperto l'asciugamano e sculetta ridendo divertita. Poi le due ragazze si avvicinano e le loro labbra si sfiorano in un breve bacio.
    
    La mia sorpresa è pari solo alla mia eccitazione che si impossessa di me repentinamente. Ale si volge verso di me afferra il mio uccello con le dita e lo fa ballonzolare nel vuoto, ridendo a crepapelle, Paola ride anche lei, si abbassa e lo accarezza piano. Rimango inebetito dall'imprevedibilità degli eventi, sospeso in un limbo ovattato. Molto più pronto di me, è il mio cazzo che è già eretto e duro. Ale si china e lo agguanta con le labbra, poi lo lecca piano su e giù lungo l'asta. Paola non perde tempo, si scosta i capelli dal viso e imita la sua amica. Rimango frastornato a guardare le ragazze che leccano il mio cazzo, le loro lingue che si intrecciano attorno alla cappella, le bocche che succhiano avidamente. Sono gli schiamazzi che giungono in lontananza dal mare a farmi riprendere coscienza di ciò che accade. Esorto Ale e Paola a spostarci, prendiamo i materassini e i sacchi a pelo e ci spostiamo dietro una duna. Troviamo una radura tra cespugli e alberelli che ci riparano da occhi indiscreti e dal vento della notte. Sono un po' nervoso, e una certa ansia da prestazione percorre i miei pensieri. Fino ad ora solo nelle mie sfrenate fantasie mi ero ritrovato con due ragazze. Riuscirò a soddisfarle entrambe o farò la figura del fessacchiotto? Cerco di non pensarci e di allontanare la tensione. Mi fermo ...