1. La ragazzina


    Data: 08/08/2020, Categorie: Etero Autore: amolafi, Fonte: Annunci69

    ... spalancate inarcando il bacino verso l'alto mentre io gli strusciavo il cazzo avanti e indietro per farglielo sentire tutto.
    
    In quel momento la sua età non contava, per me era una ragazza che voleva sentirlo e magari lo voleva anche dentro.
    
    Mi abbassai un po' il costume per tirarlo fuori e dopo avere scostato il suo slip glie lo puntai ancora incerto se "approfittarne" vista la giovane età oppure limitarmi a giocarci senza metterlo dentro. Ci pensò lei inarcandosi ancora di più e chiedendomi di farla sua (in effetti usava un po' un linguaggio da fotoromanzi). Cominciai a spingere con dolcezza e sentii che entrava senza fatica, la strada era già aperta, cominciai a pomparla lentamente mentre le sue gambe si avvinghiavano dietro la mia schiena e la sua lingua nella mia bocca si faceva sempre più frenetica. Non resistetti molto e le sborrai sulla pancia.
    
    Entrammo in acqua per lavarci e poi ci sdraiammo di nuovo al sole con lei che continuava a baciarmi e accarezzarmi il pacco.
    
    Non ci volle molto perché mi tornasse duro e quando le chiesi di baciarmelo non si fece pregare, andò giù di testa e cominciò a baciarlo e a pompare su e giù, anche con la bocca era già esperta.
    
    Pensai che il mio coetaneo l'aveva addestrata bene e io ne stavo raccogliendo i frutti.
    
    Mi venne sopra e dopo avere allargato le gambe lo prese e se lo infilò cominciando a muoversi avanti e indietro sopra di me mentre io le palpavo e le succhiavo le tette. Vidi il suo volto cambiare espressione ...
    ... come se stesse cadendo in trance e i suoi movimenti diventare frenetici fino al culmine del godimento e accasciarsi sopra di me. Io ne avevo ancora, non ero venuto.
    
    Le andai dietro e dopo averle sollevato un po' il sedere glie lo misi da dietro e cominciai a pompare tenendola per i fianchi mentre lei sembrava una creatura senza vita e non dava alcun senso di reazione. Quando sentii che stavo per venire le andai davanti e glie lo misi in bocca sborrandole in gola, poi mi sdraiai accanto abbracciandola.
    
    "Credimi, con l'altro ragazzo ho fatto molte volte l'amore ma una cosa simile non l'avevo mai provata, ho sentito un piacere forte e poi qualcosa che mi ha svuotata completamente. Credo che questo sia quello che chiamano amore, anche tu hai provato la stessa cosa?"
    
    Per tutti i giorni di licenza ci trovammo al fosso e se c'era qualcuno ce ne andavamo a cercare altri posti isolati dove fare l'amore.
    
    L'ultima sera della licenza andammo nella sua cantina, dove aveva messo a terra un vecchio materasso, entrando mi disse che era quasi certa che quella era la nostra ultima volta:
    
    "Quando tornerai guarderai le altre e io non esisterò più, ma questa sera voglio darti tutto e voglio tutto."
    
    Ci spogliammo completamente nudi e cominciò a baciarmi tutto, lo prese in bocca e se lo infilò tutto in gola succhiandolo meglio del solito fino a farmi venire e bevve la mia sborra "così sarai dentro di me più a lungo", poi, continuando a lavorarlo lo fece tornare bello duro e si mise ...