1. Profumo di tè e cannella


    Data: 07/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Charmel_Roses, Fonte: RaccontiMilu

    ... segnato i suoi piedi, ma lei non se ne preoccupò, lasciò che li ripulissi, eccitandosi per la mia sottomissione.
    
    Non ero certo che Melissa potesse comprendermi, ma conoscevo bene la sua curiosità, il suo desiderio di sperimentare e di giocare.
    
    La sentii abbandonarsi sempre di più a quel piacere, la sentii ergersi sul mio desiderio di perdermi e farmi divorare, bruciando nella passione che si impadroniva di me, soggiogandomi.
    
    I suoi piedi divennero esigenti, capricciosi, si sottraevano ai miei baci e calcavano il mio viso per poi riempire prepotentemente la mia bocca. Era lei, ora, a condurre il gioco impedendo ai miei baci di servirsi di lei.
    
    “Cos’altro faresti per me?”.
    
    “Qualsiasi cosa”.
    
    “Come uno schiavo, giusto?”.
    
    “E’ quel che sono, il tuo schiavo”.
    
    Melissa sorseggiò il suo the, continuando a osservarmi mentre la mia lingua solcava la pelle delle morbide piante dei suoi piedi.
    
    “Spiegami”.
    
    “Cosa dovrei spiegarti?”.
    
    “Cosa vuol dire che sei il mio schiavo?”, aggiunse strofinando un piede sul mio viso mentre lo respiravo avidamente.
    
    “Vuol dire che ti appartengo, che riconosco in te la mia Padrona e potrai disporre di me a tuo piacimento”.
    
    “Tutto qui?”.
    
    “Ti sembra poco?”.
    
    “Nessuno mi ha mai baciato la scarpa o leccato i piedi come hai fatto tu. Ma gli uomini sono sempre pronti a strisciare per una donna e io ne ho visti strisciare tanti per me, solo perché volevano scoparmi”.
    
    Il mio the, ormai tiepido, riposava ancora sul ...
    ... tavolino, Melissa lo versò e immerse i piedi in quel piccolo mare che si formò sul pavimento.
    
    “Qualunque cosa, giusto?”.
    
    “Esatto”, le risposi leccando il the dal pavimento.
    
    Melissa sembrava calarsi sempre di più nel suo ruolo di Padrona, il suo piede calcava il mio capo con decisione, mentre ripulivo il pavimento leccando il the. Lo sentivo fremere per il piacere che quel possesso le procurava.
    
    “Ti ho convinta?”.
    
    “Scherzi? Farti leccare i piedi, le scarpe o addirittura il pavimento può essere divertente, ma non dimostra nulla… so benissimo che ti eccita farlo”.
    
    “E allora cosa…”.
    
    “Spogliati!”, mi intimò.
    
    Melissa si accese una sigaretta e mi scrutò, mentre eseguivo i suoi ordini, fissandomi con sguardo severo.
    
    “Toccati!”.
    
    “Cosa?”.
    
    “Hai capito bene, voglio che ti tocchi. Sarai la mia mignotta e ti toccherai per me”.
    
    “Ma…”.
    
    “Ma cosa? Ti tiri già indietro? Non sei più il mio schiavo?”.
    
    “Sì, certo”.
    
    “Allora muoviti! Voglio divertirmi a guardarti mentre ti tocchi!”.
    
    Con un po’ di imbarazzo, cominciai a masturbarmi, ma Melissa mi interruppe subito tallonandomi ripetutamente sul volto.
    
    “Non così, buono a nulla! Non ti ho detto di fare lo sfigato che si fa una sega davanti a un porno! Ora sei la mia mignotta e devi farmi divertire ed eccitare, toccati e strusciati come si deve!”.
    
    Cercai come potevo di soddisfare i desideri di Melissa e, mentre lei mi incitava colpendomi col piede, mi accarezzai come in una squallida pubblicità da ...