1. Profumo di tè e cannella


    Data: 07/08/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sensazioni Autore: Charmel_Roses, Fonte: RaccontiMilu

    Il profumo del the alla cannella riempì l’aria umida di pioggia, Melissa poggiò le tazze fumanti sul tavolino posto davanti al divano e si mise a sedere. I suoi capelli e i vestiti erano ancora bagnati a causa dell’acquazzone che ci aveva sorpreso all’improvviso.
    
    Prese la sua tazza stringendola tra le mani, la avvicinò al viso per scaldarsi e ci soffiò su per freddarlo prima di cominciare a sorseggiarlo. Poi si tolse le scarpe e poggiò i piedi sul tavolino, accogliendo con un sorriso malizioso il mio sguardo, che seguì avidamente i suoi movimenti.
    
    In silenzio, bevvi i solchi che correvano lungo la pianta del suo piede, lasciai che la mia mente corresse lungo le ombre lievi che disegnavano, cercando il fresco ristoro che bramava la mia bocca arsa dal caldo arido di un lungo cammino.
    
    I suoi piedi erano come piccole oasi in cui si perdevano i miei pensieri, sulla loro pelle morbida potevo immaginare il sapore di arcani piaceri, il mistero di una malia capace di soggiogarmi, di condurmi lungo il baratro di un’estasi senza fine.
    
    “Dei miei cosa ne pensi?”, mi aveva chiesto quella sera, mostrandomi il piede.
    
    Sedevamo su una panchina del parco e non so come, forse a causa della troppa birra bevuta al pub in cui avevamo trascorso la serata, le avevo confessato la mia strana passione per i piedi, accennando anche al mio desiderio di essere sottomesso.
    
    Invece di risponderle mi chinai per baciarlo, ma lei non me lo permise. Prima che riuscissi a ghermirlo, il suo ...
    ... piede si nascose nuovamente nei sabot che calzava e Melissa mi tenne a bada rigirando il tacco sul mio petto, con un tocco leggero che poco a poco cominciò a graffiarmi studiando le mie reazioni e la mia docilità.
    
    “Sei davvero strano”, mi disse.
    
    “Troppo per te?”.
    
    “Quel tanto che basta per incuriosirmi”.
    
    Melissa si lasciò cullare dal mio sguardo e dal mio desiderio, lo accarezzò cercando di immaginarlo, di comprendere ciò che si agitava dentro me.
    
    “Inginocchiati”, sussurrò, con un tono di voce che voleva essere deciso ma che in realtà tradiva la sua timida incertezza.
    
    Mi avvicinai lentamente, chinando il capo e respirando il delicato aroma dei suoi piedi. Nei suoi occhi lessi il brivido che le procurò il mio respiro e mi specchiai nel suo sguardo divertito e sorpreso nel vedermi in ginocchio.
    
    “E’ questo ciò che ti piace fare?”.
    
    “A te?”.
    
    “Non lo so… io sono semplicemente curiosa. Sta a te far sì che risulti piacevole anche per me”.
    
    Allungò il piede sul mio viso, facendolo scivolare con la punta fino alla mia bocca. Io lo baciai, Melissa si morse un labbro e strinse l’orlo della gonna accartocciandolo, trattenendo a stento un gemito di piacere mentre le mie labbra si schiudevano sfiorandole la pianta. Potevo sentire il calore della mia lingua raggiungerla, facendole provare l’ebbrezza di quel potere assoluto.
    
    Amavo sentirmi così, sentire di appartenerle, di essere pronto a soddisfare qualsiasi suo desiderio, anche il più folle.
    
    La pioggia aveva ...
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