1. Viaggio all’inferno – 08


    Data: 31/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... stessero mettendo alla prova, era un test, volevano vedere la sua reazione alla cosa. Immaginava cosa volessero da lui e mentre un sorriso gli si formava sulle labbra decise di fregarsene del perbenismo da smancerie e stare al gioco. Dopo qualche secondo rispose:
    
    ‘Piacere mio… schiavo?’ disse l’ultima parola con l’intonazione di una domanda come chiedesse agli altri se era quello il nome da usare. Inutile dire che le risate e gli applausi si sprecarono:
    
    ‘Impara in fretta il novellino!’ disse il ragazzo asiatico dal divano.
    
    ‘Già! Si vede che è uno dei nostri! Hehe!!’ disse l’altro… Mark gli sembrava si chiamasse, mentre si sedeva sulla schiena dello schiavo, il quale, sorprendentemente, resistette al peso senza muoversi.
    
    ‘Beh, avevate dubbi? Jesse ed io siamo molto selettivi nello sceglierci le amicizie! hahaha!!’ Tutti ridevano, anche Cody, gonfio degli elogi ricevuti.
    
    ‘Dovresti ringraziare il nostro amico, checca! Con tutta questa birra più tardi ti facciamo bere fino a scoppiare! Hahaha!!’ disse Mark agitandogli davanti al muso le 16 bottiglie che aveva comprato poco prima.
    
    ‘Grazie infinite, Padron Cody, sei stato molto, molto gentile, davvero!’ ancora risate. A Cody piaceva quella deferenza e, sempre più divertito, disse:
    
    ‘Nessun problema, schiavo, hehe!!!’
    
    ‘Hehe! Dai muoviti, portami in cucina, non vorrai farmi camminare?!’ continuò Mark.
    
    ‘No padrone, non lo farei mai!’ disse lo schiavo con la voce sotto sforzo. Cody vide i suoi occhi ...
    ... lanciargli un ultimo sguardo preoccupato, che lui sostenne dall’alto, mentre ridacchiava, beffardo. Erano dalla parte opposta di una barricata e quei pochi secondi di conversazione avevano determinato da quale parte Cody stesse.
    
    ‘Perché? Perché proprio un mio studente, perché!?!’ il panico attanagliava la mente succube del povero Francis. Capiva solo adesso perché gli avessero fatto indossare quella maschera.
    
    ‘Forse vogliono soltanto divertirsi, senza che scopra chi sono… Dio mio, speriamo che sia così!’ cercò di tranquillizzarsi girando e rigirando nella sua mente travagliata una situazione che stava diventando sempre più pericolosa. Tra l’altro stava facendo una fatica bestiale a trasportare Padron Mark, nonostante questo fosse un gioco abbastanza frequente, Francis restava sempre un ragazzo mingherlino, mentre il biondo padrone era 80 chili di perfetta muscolatura. Arrivato in cucina, a metà strada tra il tavolo e il frigo cominciarono a tremargli le braccia e si fermò, incapace di continuare.
    
    ‘Cos’è? Sei già stanco?’ disse Mark. Francis non ce la faceva neanche a rispondergli.
    
    ‘Hehehe!! Vediamo se posso darti un incentivo, hehe!!’ ancora seduto, alzò una gamba e gli mise il piede nudo davanti alla faccia. Francis era allo stremo delle forze ma la sua perversione ebbe la meglio. L’odore nauseabondo e la pianta annerita gli imposero di allungare il collo per arrivare a leccarlo. Era troppo lontano, però. Mark lo teneva a debita distanza, come la proverbiale carota per il ...
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