1. Investigazioni in Paradiso 3


    Data: 06/08/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Hermann Morr, Fonte: EroticiRacconti

    ... buona memoria e abbiamo concluso che quel profumo andava di moda a Venezia verso la fine del diciassettesimo secolo.
    
    Ora, qui nella realtà... hm, Paradiso, come dite voi... ci sono diverse dame veneziane di quell'epoca, ma solo una di queste è stata vista in tutti gli eventi pubblici di villa Bartezzani: la contessina Sgorlòn. "
    
    A sua volta Chico Pipa si accese la paglia ghignando.
    
    " Adoro quando i clienti mi costringono a indagare su loro stessi."
    
    La Piazza dei Galanti è una delle tante aree comuni in cui i beati s'incontrano per fare vita di società fuori dalle rispettive creazioni. E' una piazza quadrata circondata da edifici monumentali con gallerie disseminate di tavolini dei caffè, bagni pubblici, sale di esposizioni.
    
    E poi c'è il Teatro Millesoli, che occupa un lato della piazza da solo. Al Millesoli si fa opera all'italiana nello stile barocco o settecentesco, e le esibizioni di artisti umani si intrecciano con quelle degli angeli.
    
    La Sgorlòn era conosciuta come frequentatrice assidua e sicuramente non sarebbe mancata allo spettacolo più importante della stagione, in cui doveva salire sul palco la Bastardella, ovvero Lucrezia Aguiari, virtuosa tra le virtuose di fine settecento.
    
    Per questo Chico Pipa stava salendo le scale verso l'entrata, passando tra enormi colonne assieme ad una folla festosa. Come al solito la segretaria era al suo fianco e gli dava all'orecchio gli ultimi consigli.
    
    " ... Ti potrà sembrare superficiale, o svagata, ma non ...
    ... caderci. La sua luce era già potente quando arrivò qui, ed ora è un'anima antica, ha avuto tutto il tempo di affilare le sue arti. Ci vorrà concentrazione.. "
    
    Il ridotto del teatro sembrava una via di mezzo tra una bisca e una piazza del mercato, una distesa di tavoli disposti a scacchiera dove si giocava ogni genere di azzardo, una fiumana di persone che sciamavano dall'entrata attraverso i tavoli salutando, commentando, chiamando fino a fondere le loro voci in un solo grido incomprensibile.
    
    Come sempre c'erano anche angeli. Riconoscibili a vista per l'impegno da antropologo ricercatore che mettevano nell'imitare ogni comportamento dei loro amati umani, nel voler riprodurre fino all'ultimo particolare l'atmosfera di una data cultura, o epoca, fino a portarne a galla gli stereotipi più profondi.
    
    C'erano poi le maschere, tutti i servitori portavano maschere, gli uomini avevano eleganti livree gialle e verdi con semplici maschere nere, mentre le donne portavano umili costumi da Colombina, completati però dalle più elaborate maschere veneziane che si potessero immaginare.
    
    La segretaria ne puntò una, occhi sfavillanti dietro ali di farfalla viola e indaco, le chiese dove si potesse trovare la contessina, quella fece segno di seguirla, a quel punto l'angelo si congedò con discrezione dirigendosi verso i tavoli da gioco, mentre l'investigatore andava da solo.
    
    La maschera lo condusse lungo la galleria destra, le entrate dei palchi stavano dunque a sinistra, ma anche ...