1. Serena


    Data: 06/08/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Masturbazione Autore: MisAlys, Fonte: xHamster

    ... solo lo “Stronzo”. Vale a dire, il figlio del capo supremo, un ragazzetto di circa 28 anni, messo nella posizione di supervisore dal padre, a controllare i vari punti vendita della catena di negozi.
    
    Non era sempre stato lo “Stronzo”, non almeno i primi tempi che lui aveva iniziato ad apparire nel negozio, qualche mese prima. Spocchioso, quello sì, ma che cercava di mantenere un’aria di benevolenza. E Serena premiava quel tentativo, facendo persino finta di ascoltare i consigli di quest’ultimo arrivato sulla gestione della sua creatura.
    
    Divertente era stato poi il sorprenderlo a sbirciare nella sua scollatura in più di un’occasione, constatando che, nonostante quel vestito da uomo d’affari e l’aria da padrone del mondo, allo “stronzo” piacevano le sue forme.
    
    Tutto questo, prima della discussione di tre mesi addietro.
    
    Serena doveva ammettere che quel giorno era arrivata al lavoro nervosa, a seguito di una discussione con suo marito. Poi un errore nell’allestimento della vetrina fatto da Paola, la ragazza che la direzione le aveva imposto come aiuto part-time, l’aveva mandata realmente su tutte le furie. E, per rendere completa la giornata, lo Stronzo si era presentato proprio allora con un carico di consigli di gestione non voluti, suggerimenti che poi erano divenute sgridate vere e proprie, come se lui fosse il lavoratore con più esperienza su questa Terra.
    
    E Serena aveva sbottato. Per meglio dire, all’inizio era stato sbottare. Lei gli aveva consigliato di ...
    ... moderare tono della voce e termini. Ma quello continuava.
    
    Ed allora, al gran Supervisore che poi fu nominato “lo Stronzo”, aveva detto chiaramente che poteva portare i suoi consigli e il suo culo da figlio di papà fuori dal negozio.
    
    Il tutto poi, davanti a Paola e ad un paio di ragazze che stavano curiosando attorno ad alcuni pantaloni esposti a scaffale.
    
    Serena sapeva di aver esagerato, ma era fatta così. Se le pensava, le diceva.
    
    E poi del resto, non c’erano state grosse conseguenze, a parte il muso piantato dallo Stronzo e quel baluginio di odio puro passato come un lampo negli occhi di lui.
    
    Dopo un paio di settimane, quando lui si era ripresentato per il consueto giro di controllo, il rapporto era decisamente freddo ma, perlomeno, senza litigi.
    
    Rimaneva solo quel che di viscido che lui sembrava ora trasmettere, ma Serena lo sopportava, con ironica cortesia.
    
    Le dieci e trenta… venti minuti, non di più.
    
    E poi dalle due sarebbe arrivata Paola, e quindi… meglio un po di divertimento ora, che rimandare a domani.
    
    Le dita corsero sulla tastiera, aprendo il suo sito di racconti erotici preferito.
    
    Scorse l’elenco delle nuove pubblicazioni, ne lesse due velocemente, sentendo l’umidità tra le cosce divenire insistente…
    
    Alla terza lettura, sempre approfittando della desolazione di quel lunedì mattina, si incamminò verso quel piccolo loculo in fondo al negozio che qualcuno chiamava “ufficio”, una scrivania e due sedie, peraltro ingombre di merce arrivata ...
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