1. 013 – La mamma troia con tutti i parenti


    Data: 05/08/2020, Categorie: 69, Etero Incesti Sesso di Gruppo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... due ragazzi si ritraevano, Mirko, con la patta degli ampi pantaloni, ancora chiusa, si toccava il cazzo, senza tirarselo fuori e avvicinandosi ad Elisa”.
    
    ‘Fai tutto tu porcellina, mi eccita vedere che mi spogli tu, voglio guardarti mentre lo vedi uscire dalle mutande, voglio vedere la tua faccia da troia come reagisce’
    
    Elisa, slacciò la cintura di pelle, sbottonò le fibbiette e calò giù i calzoni a Mirko, sotto lui indossava dei boxer ampi, che nascondevano il suo membro. Lui la prese per i capelli e la tirò verso di se, schiacciandogli il viso contro il suo pube.
    
    ‘Dai maialina, adesso tira giù i boxer’
    
    Lei ubbidì e io la vidi, impallidire, un pitone, ancora a riposo, lungo almeno una ventina di centimetri, e grosso come il suo polso,fuoriuscì dai boxer, finalmente libero, lei lo sollevò appoggiandolo al ventre del ragazzo e iniziò a leccargli le palle. Lui a questo punto prese possesso del suo membro e usandolo come una clava si mise a sbatterlo sulle labbra della bocca di Elisa. Lei ammortizzava i colpi con la lingua, e gli stringeva con una mano i coglioni, anch’essi proporzionati al gigantesco pene. A mano a mano che percuoteva la bocca della ragazza il cazzo prendeva consistenza aumentando in larghezza e in lunghezza. Si trovò vicino alla bocca un cilindro finalmente duro, con una grossa cappella e lui che cercava di entrare nel suo cavo orale, mentre lei con le labbra tese allo spasimo tentava di aiutarlo a farsi strada nella sua bocca. Quando il gigantesco ...
    ... cazzo riuscì a dilatare la bocca di Elisa e ad entrarci, lei iniziò a respirare rumorosamente con il naso, sembrava ansimasse per l’intenso piacere, mentre probabilmente, il suo respiro era semplicemente reso affannoso, dalle dimensioni dell’intruso che la stava letteralmente violentando in bocca. Io seduto al fianco di Elisa, le baciavo la guancia, poi scendevo giù, inserendomi fra le cosce di Mirko e le sue tette, leccandogli i capezzoli, suggendoli delicatamente, poi risalivo verso la sua bocca per baciarla sugli angoli delle labbra, tese attorno al gigantesco cazzo di mio cugino. Leccai anche il membro di Mirko che ad un certo punto, si ritirò dalla bocca di Elisa, lo impugnò con due mani alla base, e iniziò a sbattermelo sulla bocca, io la spalancai più che potevo e riuscii a farmelo entrare in bocca. Elisa riprese fiato e poi dolcemente mi leccò dietro l’orecchio sinistro, e ancora leccò lateralmente l’enorme pene di mio cugino che trovando, una cavità più ampia, me lo faceva scivolare dentro la bocca fin quando sentivo la sua cappella sbattere in fondo alla gola. Ad ogni colpo profondo, io sentivo salire un conato di vomito, che controllavo a fatica. La mano di Elisa intanto si era impossessata del mio cazzo e me lo stava segando sapientemente, con movimenti veloci, lo teneva ben impugnato e mi faceva scendere la pelle del prepuzio al massimo della sua estensione, sentivo il frenulo tendersi, provocandomi una sottile sensazione di dolore misto a piacere. Un attimo solo ...
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