1. PIU’ DI QUELLO CHE VOLEVO


    Data: 03/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: morco70, Fonte: RaccontiMilu

    ... mentre un altro cazzo si faceva strada nel mio sfintere. Ho urlato per il dolore che si è rapidamente trasformato in lussuria. Gli altri stavano attorno a noi e si masturbavano, alcuni cazzi si contendevano la mia bocca sempre a disposizione di tutti. Dopo un’eternità di doppie spinte nel culo, il primo mi ha pompato il suo sperma dentro e quando è uscito è stato immediatamente sostituito da un altro. Per 10 volte ho sentito il mio culo innondarsi di liquido caldo e intanto altro sperma mi schizzava in faccia, sulla schiena e tra i capelli. Allo specchio, ho visto un cazzo eiacularmi sui capelli, poi lo sperma mi è colato lungo la schiena fino alle natiche ed è andato a lubrificare i due cazzi che mi stavano inculando. Ero davvero io? Sì, e mi è piaciuto essere così puttana, cosi atrocemente troia. Ancora una volta un orgasmo mi ha scosso. E la scena cambiò di nuovo….
    
    Ora si inginocchiavano tutti sui divani e tendevano il culo. “Dai, ora lecca il buco del culo a tutti, infila la lingua dentro più che puoi mentre con le mani ci strofini il cazzo”. Lo feci e mentre infilavo la lingua tra quelle carni e mi sembrava strano ed erotico allo stesso tempo, lo sperma mi si asciugava addosso. Ancora una volta pensai a quanto fosse fantastico fare sesso in quel modo. Rapidamente i cazzi sono tornati in erezione, cavolo ne avevo fatti venire 20 addosso a me e ora ero sull’altalena dell’amore. Mi hanno scopato a turno, tutti e 20. “Sì, fottimi, sì, sì sì sì ancora!” Li stimolavo a ...
    ... spingere più forte a farmi male mentre le mie tette erano impastate da innumerevoli mani e ogni tanto una mi strizzava i capezzoli. Non so quante volte sono venuta, ma il mio corpo ha continuato a richiedere ogni volta nuova estasi. Quando mi lasciarono andare, ero un tutt’uno con lo sperma. Sentivo la pelle tirare per lo sperma rappreso e allo stesso tempo sentivo il nuovo e caldo liquido appena versato su di me che scivolava ovunque. I miei buchi bruciavano, ma ero soddisfattissima, come non sono mai stata. Non avevo alcun senso del tempo, ma sicuramente erano passate diverse ore. Mi hanno liberato dall’altalena dell’amore e sollevata di peso mi hanno portata in un bagno lussuoso quindi depositata nella vasca dal tipo più grosso, evidentemente palestrato, con il cazzo lunghissimo che gli penzolava moscio, mi disse:
    
    “Fatti la doccia troia ti aspettiamo a tavola”
    
    Cosi feci e quando usci, nuda, dalla porta che mi indicò, vidi una tavola imbandita con tutti gli uomini che mi hanno scopata. Stavano mangiando e ridendo, ancora nudi si passavano il cibo e quando mi videro si fermarono. Uno di loro venne verso di me, mi sollevò tra le sue braccia e mi depose sulla tavola.
    
    Cosi, nuda, ero diventata una pietanza pure io, mi toccavano mentre mangiavano, mi allungavano qualcosa perché mangiassi pure io e lasciavano che mi servissi anche da sola, ma nessuno mi rivolse la parola. Ero un suppellettile, un bel fiore che arredava la loro tavola. Mi eccitava questa nuova situazione, ...
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