1. Triangolo uomo-uomo-donna.


    Data: 03/08/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... bagnata come il muschio. Scopando nelle varie figure del sesso, d’un tratto me la trovai sopra che mi sbatteva. Poi si sfilò e venne a baciarmi. Un aspetto di dolcezza che non mi aspettavo. Poi capii perché.
    
    Aveva fatto segno a Mirko di prendermelo in bocca e lui me lo stava lavorando alla grande.
    
    Questo non era assolutamente previsto, perché le battute che gli avevo detto nella trattativa erano solo per sondare il livello della sua disponibilità, della sua sottomissione. Una questione gestionale più che funzionale. Ma confesso che il contatto femminile di Roberta sul mio fianco e la dedizione di Mirko al pene davano davvero risultati sorprendenti. Dunque lo lasciai lavorare , godendomi anche la lingua di Roby che mi frugava le ascelle e tutto quello che era sensibile nella parte alta del mio corpo. Poi Roberta venne a sedersi morbidamente sul mio collo, in modo che la figa poggiasse al mio viso. Le misi le mani al culo, la baciai e a quel punto desiderai di montarla come si deve. Mi spostai per prenderla da dietro, ma lei mi fece cenno di far posto a Mirko. Il quale venne a sdraiarsi in tutta serenità a pancia in su per farselo succhiare ancora da lei. Io non persi tempo e la presi da dietro mentre lo sbocchinava. Ma stavolta Roby se lo era lavorato solo per farglielo tornare in posizione di lavoro.
    
    Subito notai con meraviglia che a lui tirava di già, beata gioventù…!
    
    Lei si portò sopra di lui per infilarselo, ma prima venne a dirmi una cosina ...
    ... nell’orecchio.
    
    - Inculami appena me lo sono infilato. - Sussurrò, con quel suo modo di parlare caldo, suadente e convincente cui non sapevo sottrarmi. - Ma fai attenzione, con dolcezza. Davanti ho un palo…
    
    Era chiaro che lui non avrebbe mai potuto incularla con quel coso, mentre io - per quanto ben dotato (era quantomeno lungo come il suo) – potevo infilarglielo senza fare danni. O comunque ero bravo perché con lei lo avevo fatto più volte.
    
    Di certo lei stava godendo senza freni mentre si infilava il cazzo di Mirko e devo dire che vederlo scomparire dentro di lei e tornare libero quando sollevava il bacino, mi affascinava. Quando si penetrava, inarcava la schiena e gemeva, come se il piacere importasse solo a lei. Ma è così che funziona.
    
    Li lasciai sbattere per un po’, finché lei non si piegò sempre più in avanti e alla fine si girò un attimo con la coda dell’occhio per darmi il via. Sperando di essere all’altezza, portai il cazzo alla fessura del suo culo per palesare la presenza. Alternai le carezze delle mie dita con il passaggio del glande, aumentando la pressione in crescendo. Due volte finsi di penetrarla, so che piace l’attesa. Ora però dovevo infilarlo nel più bel culo del mondo, a pochi millimetri dal più grosso cazzo che avessi mai visto.
    
    Si fermò e io provai a infilarlo. Entrò poco e allora decisi di cambiare tattica. Ciò posizione, la sua. Presi Roberta per le caviglie e gliele distesi. Ora il suo culo era più rotondo e più bello e più disteso e più aperto. Attese il ...
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