1. Vacanze di Pasqua


    Data: 31/07/2020, Categorie: Masturbazione Prime Esperienze Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster

    ... Dario aveva quasi sempre una mano sui pantaloni a toccarsi. Io gli dissi che avevo fame, che sarei andato a preparare qualche cosa da mangiare ed andai in cucina. Rimasi là per circa 5 minuti tentando inutilmente di decidere cosa fare, poi mi ricordai che non gli avevo chiesto se volesse qualche cosa, così ritornai in soggiorno.
    
    Noi eravamo seduti in faccia alla tv, ma con le spalle alla porta, così entrando non poteva vedermi o sentirmi arrivare. La prima cosa notai entrando fu che si stava ancora toccando, ma le cose erano un po' diverse ora. Pensando che sarebbe stato lasciato in pace per un po’, si era sbottonato i pantaloni ed aveva estratto il pacco per avere un po’ più di spazio per giocare. Il suo uccello doveva essere lungo almeno 20 centimetri con una perfetta cappella rosea ed una goccia di pre eiaculazione sulla punta. Era seduto ad occhi chiusi e con la bocca un po' aperta, dimostrando che stava godendo. Il suo corpo era fermo a parte i colpi ritmici della destra sul suo sbalorditivo cazzo. Dovette avermi sentito perché aprì gli occhi e si girò verso la porta. Sembrò colto dal panico al vedermi ed inutilmente armeggiò per celare quello che stava facendo, tentando di mettere via il pene. "Uhh, pensavo fossi in cucina. Stavo solo uhh... " A quel punto la sua faccia era completamente rossa per l’imbarazzo mentre cercava una via d’uscita. Io tentai di aiutarlo.
    
    Lo guardai e dissi: "Ehi uomo, non è un problema. Io avrei fatto la stessa cosa se tu fossi andato ...
    ... via per un po’, non preoccuparti." Lui mostrò di essersi ripreso dallo shock di essere stato sorpreso: "Sì, lo so, inoltre probabilmente non hai mai visto un cazzo così grosso. Non preoccuparti, ci arriverai un giorno o l'altro, piccolo." "Io sono più vecchio di te, idiota" Dissi con una risata mentre mi sedevo gettando uno sguardo alla televisione. A questo punto mi chiesi fino a dove potevo arrivare:"Ehi, Dario, il mio uccello mi sta uccidendo nei jeans. Ti dispiace se me ne prendo cura? Dopo tutto non è giusto che io abbia visto te e tu no, ok?" Lui ci pensò per un minuto, poi disse: "Va bene." Ambedue estraemmo i nostri peni e cominciammo a masturbarci.
    
    Andammo avanti per circa 5 minuti, guardando l’attività dell’altro ogni 15 secondi. Non mi ricordavo di aver mai avuto il cazzo così duro, e dall’espressione di Dario, anche per lui era lo stesso. Poi lui disse: "Dannazione, avrei voluto incontrare qualche ragazza in città. Ce l’ho duro come il marmo e non ci sarebbe niente di meglio che una calda bocca che mi facesse un bel pompino." Gli sorrisi dicendo: "Sì, cazzo, ma non posso aiutarti in questo." "Non saresti capace di occuparti di questa bestia. Inoltre non saresti capace di farmi sborrare anche se tentassi." Disse scherzando scuotendo delicatamente l’uccello mentre mi guardava.
    
    "Sì, potresti fartelo da solo."
    
    "Non solo non potresti ma non lo faresti" Disse esitante ma ancora per scherzo.
    
    "Ok, va bene", dissi io: "Adesso vado giù su di te, ma se ti faccio ...