1. Erika


    Data: 25/07/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: enigma_84, Fonte: RaccontiMilu

    ... una denuncia per stupro. Quindi patti chiari. Se vuoi lavorare ancora qui, nessuno saprà mai nulla di oggi, nulla cambierà nella tua vita lavorativa metti le mani sul lavabo. Altrimenti esci di qui. Ma domani mi aspetto le tue dimissioni firmate sulla mia scrivania con effetto immediato.” Sei tentata di uscire subito, ma di nuovo è il tuo corpo che decide per te. Senti la figa un lago, i capezzoli duri e la voglia di scopare che ti annebbia il giudizio.
    
    Come un automa appoggi le mani al lavabo. Alzi lo sguardo e nel riflesso li fissi negli occhi. “Non prendo la pillola” sono le ultime parole che dici. “Non ti preoccupare non voglio figli” ti risponde secco. Si avvicina a te. Da dietro ti abbraccia, porta subito le mani al tuo seno, da dietro appoggia le mani sulle tue tette, inizia ad accarezzarle da sopra la maglietta, il suo sorriso dimostra l’apprezzamento per il tuo florido seno, le palpeggia, le stringe un po’, ne apprezza le dimensioni e la consistenza, appoggia la bocca al tuo collo. Inizia a giocare con la lingua sul tuo collo, ti bacia, ti solletica, ti lecca. Sale fino al lobo, la combinazione di sensazioni ti da i brividi a cui il tuo corpo prontamente risponde. “Che belle zinne che hai, non vedo l’ora di schiaffarci il cazzo li in mezzo” ti sussurra all’orecchio. I tuoi capezzoli reagiscono all’apprezzamento, tendo il reggiseno, lo senti sogghignare, come se avesse appena catturato una preda. Ti spinge il bacino contro il culo. Apprezzi una corposa erezione ...
    ... far sentire la sua presenza. Ti abbandoni, lasci che guidi lui il gioco, oramai l’eccitazione ha preso il sopravvento, vuoi godere, vuoi che ti scopi per bene. Lentamente infila le mani sotto la tua maglietta, slaccia il reggiseno e libera i seni. Continua a giocarci, poi ti tira su la maglia sopra il seno. Ti gira e ti osserva il seno, come se fosse il suo premio. I tuoi capezzoli svettano turgidi e pronti, quasi beffardi, a sfidarlo, a dirgli leccaci. Si abbassa e si tutta sui tuoi capezzoli. Li succhia, li mordicchia, li stringe tra i denti e li tira, e mentre uno è preda della sua bocca l’altro finisce sotto le sapienti attenzioni della sua mano. Il contatto con quella bocca, la sensazione della sua corta barba sul tuo seno ti mandano in estasi. Inizi ad ansimare di piacere. Lui continua per un po’ a prendersi cura del tuo seno, poi inizia a scendere. Ti bacia il ventre, gioca con l’ombelico, poi infila un dito nei pantaloni e slaccia il bottone, tirare giù la zip e lasciarti in perizoma è un unico fluido gesto.
    
    Ti guarda, il suo sguardo è famelico. Ti appoggia un dito sulla figa da sopra il peri. Lo fa scorrere lungo il solco della tua figa premendo il peri, quella sensazione è una scossa elettrica che dalla base della nuca ti percorre tutta la schiene. Un brivido ti scuote tutta, hai la pelle d’oca su tutto il corpo, istintivamente sporgi il bacino verso di lui, allarghi le cosce e ti offri a lui. Sentendo quanto sei bagnata alzo lo sguardo e ti sfida: “Dillo che hai ...
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