1. Erika


    Data: 25/07/2020, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: enigma_84, Fonte: RaccontiMilu

    ... dovrei fare delle commissioni” “Se deve uscire vorrà dire che domani mattina verrà a finire” “Bastardo lo sai che è il mio sabato libero!” ma di nuovo le tue parole sono ben altre “Va bene non si preoccupi, le farà avere il report per questa sera”.
    
    Torni al tuo posto insultando in tutti i modi possibili lo stronzo, ma ti metti di buona lena e cerchi di concludere il prima possibile. Quando rialzi la testa dal pc il lavoro è finito, ma sono le sei e mezza. Sei ancora infuriata con lo stronzo e la telefonata con tuo marito per dirgli che tardi non ha migliorato le cose.
    
    Stampi il tutto e ti presenti da lui: “Ecco il report” appoggi i fogli sulla scrivania, “Vuole dargli un’occhiata?” ma vorresti aggiungere “Ovvio che no, io voglio andare a casa!!”. “Si certo, ma prima chiuda l’agenzia che oramai è ora di chiusura e non voglio essere interrotto.” Ti risponde senza alzare gli occhi dal cell con cui sta armeggiando. Esegui e quando torni ti spiazza. Ha i gomiti appoggiati sulla scrivania e il mento appoggiato sulle mani. Ti guarda con un mezzo sorriso in faccia. “Vuole che mi sieda e vediamo il report” riesci a dire, ti senti a disagio, ma non sai neppure tu il perché. Lui ti fissa e ti dice: “No, non me ne frega un cazzo. Adesso però vada di la e questa volta non chiuda la porta a chiave”. Lo guardi interdetta, non sai che cosa stia dicendo, di la dove? Che porta, ma se è stato lui a chiedermi di chiudere l’ufficio. E poi conclude “Non come ha fatto oggi in pausa ...
    ... pranzo”.
    
    Sbianchi, panico, gelo, era lui. Adesso cosa posso fare? Non ha nulla contro di me, non può dimostrare nulla!! Se mi forza lo denuncio! Lo può dire in giro, ma sarebbe la mi parola contro la sua, certo se si sapesse in giro non immagino la figura che ci farei, ma comunque. Tutti pensieri che ti sfrecciano in testa, cerchi una giustificazione per rifiutarti, ma solo a parole. La tua fica, rimasta insoddisfatta tutto il pomeriggio, riprende a pulsare. È lei che detta legge ora. Quasi sobbalzi quando senti la tua voce dire “Cosa devo fare?” il suo sorriso sornione è l’ultima cosa che vedi prima di abbassare lo sguardo. “Vai di la. Aspettami.”
    
    Ti senti come in un sogno, come se vedessi tutto da fuori del tuo corpo. Ti giri e sculettando vai verso il bagno. Lo senti muoversi dietro di te. Va verso l’ingresso, attiva le saracinesche, spegne l’insegna, aspetta che tu sia nell’antibagno e spegne tutte le luci.
    
    Tu entri in bagno e ti fissi allo specchio. Ti tornano in mente tutto ciò che hai fatto, tutte le sensazioni, il godimento provato. Ripensi a quel rumore, c’era davvero qualcuno fuori. Ma la cosa che ti sconvolge non è che ci fosse, ma che ti sei di novo bagnata al solo pensiero che se fossi stata più audace ad avessi lasciato aperto anche quella serratura, invece che accontentarti di uno spazzolino avresti avuto un cazzo.
    
    Sei ancora frastornata da questi pensieri quando lui entra. Si mette dietro di te. “ Mettiamo in chiaro una cosa. Io non sono fesso. Non voglio ...
«12...456...13»