1. Serena e Sandro


    Data: 18/07/2020, Categorie: scambio di coppia Autore: genio di razza 601, Fonte: EroticiRacconti

    ... macchina; l’uomo al volante è Sebastiano, il mio compagno … “
    
    “… e quella ‘signora’ che gli ‘sbava’ a fianco è Clelia, la mia compagna …”
    
    “Quindi, se te l’ha data un investigatore, la spiegazione è una sola: corna per tutti e due.”
    
    “Perché? Anche tu non eri stata avvertita?”
    
    “No; e qui sta il peggio, perché con Sebastiano viviamo vite separate autonome e libere, ma all’insegna della lealtà: e questa è slealtà, quindi tradimento, quindi corna …”
    
    “Esattamente la stessa situazione. Che pensi di fare?”
    
    “Per ora, direi di riflettere; poi decideremo qualcosa.”
    
    Siamo richiamati in sala perché comincia la conversazione dell’ospite che per una mezz’ora ci delizia col racconto della sua professione e con la narrazione di qualche aneddoto, di vicende strane o ridicole; poiché è prevista una sorta di intervista, vengono poste molte domande alle quali risponde con garbo ed eleganza senza spingersi oltre i limiti della privacy; ovviamente (considerata anche la situazione bella calda), gli chiedo se siano più frequenti i tradimenti dei mariti o quelli delle mogli e se maschi e femmine reagiscono diversamente; mi fa osservare che, poiché gli adulteri si consumano in due, è ipotizzabile una sorta di parità tra maschi e femmine; ma che per le reazioni, i maschi tendono a mettere in campo violenza e irruenza mentre le femmine in genere gustano di più la vendetta fredda.
    
    La chiacchierata si sviluppa a lungo e su vari temi; ma io ho ormai perso interesse alla mia ...
    ... vicenda e cerco con lo sguardo Sandro perché ho voglia di stringere i rapporti con lui, forse per la convergenza nella condizione di cornuti; lo trovo che si è spostato nella sala dove un complessino suona ed alcuni coraggiosi accennano passi di ballo; stanno suonando un lento, mi avvicino e gli chiedo se mi fa ballare; crede che voglia approfittarne per parlare e mi prende nella vita; mi appiccico a lui come facevamo da ragazzi quando ballare era solo un modo diverso di pomiciare, davanti a tutti, fino ad arrivare all’orgasmo nonostante i vestiti: sento che il suo ‘fratellino’ è sensibile alle provocazioni del mio ventre e me lo trovo improvvisamente assai duro e consistente sotto il pube, contro il quale si strofina con effetti dirompenti per la mia libidine.
    
    Mi appiccico ancora di più a lui e sollevo il viso per guardarlo negli occhi; abbassa un poco la testa e mi poggia un leggero bacio sulla bocca; infilo la lingua fra le sue labbra e, con mia gioia, non si ritira ma le apre per farmi entrare; con poche mosse abili, mi sposta dietro una grande pianta, abbandona la pantomima del ballo e mi bacia con una passione che non ricordavo più; ricambio con tutta la foga di cui sono capace e, di colpo, mi sento sciogliere di passione; un attimo dopo, ci stiamo riprendendo e io sono più lesta a dichiarare.
    
    “Essere compagni di disgrazia può fare di questi effetti ingannatori. … “
    
    “Collega, mi spiace ma stavolta il mio fratellino là sotto mi obbliga a non essere della tua stessa ...
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