1. Non potevo aspettare


    Data: 11/07/2020, Categorie: Etero Autore: Lucciola fra le mani, Fonte: EroticiRacconti

    ... camicetta e sfilo ancheggiando anche la gonna e la brasiliana.
    
    Ora sono come mamma mi ha fatta. Piroetto ridendo e mostrandogli di nuovo il culo, ne metto in evidenza la consistenza con un paio di sonore pacche.
    
    - Ti piace? Che dici?
    
    - Sei la donna più viziosa che io conosca. Per questo mi fai impazzire!
    
    - Lo so, amore. Ora vediamo quanto mi ami...
    
    Mi accoscio sui talloni davanti alla sua patta, slacciandogli la cintura e sbottonandogli i pantaloni, ritrovandomi tra le mani un uccello meravigliosamente eretto.
    
    Ho i capezzoli duri e la vulva in fiamme, Scosto con la mano i capelli dietro le orecchie, mi umetto le labbra con la lingua e abbocco compiaciuta la cappella.
    
    Che delizia, che gioia aver un cazzo fra le labbra.
    
    Poi spalanco le fauci e inizio ad ingoiare quella meraviglia centimetro dopo centimetro fino a lambirmi l'ugola.
    
    La sua mano mi preme la nuca; ho un piccolo conato di saliva.
    
    Così lubrificato il cazzo è pronto, e inizio a lavorarlo di lingua.
    
    Sento il respiro pesante di Pino ed è una viva, completa soddisfazione regalargli questo piacere.
    
    Credo che neppure una professionista saprebbe fare di meglio.
    
    Ma ho ancora altro da offrire. Dopo averlo sbocchinato a dovere, mi alzo girandogli la schiena e mi appoggio con gli avambracci sulla panchetta tenendo erette e rigide le gambe. Quale miglior invito per una chiavata alla pecorina...?
    
    E m' inforca con una tale veemenza che vado a sbattere la fronte contro lo specchio.
    
    - ...
    ... Cazz...scusami amore.
    
    - Non fa niente...continua, dai!
    
    Sento il suo sesso affondare in quel lago di carne bollente che è diventata la mia fica, mentre osservo riflessi nel grande specchio, i nostri volti stravolti dall' intensità del coito; è come se assistessi ad un film porno dove noi siamo gli attori protagonisti. Molto, molto eccitante.
    
    L'esile diaframma della parete di compensato che ci divide dal resto del mondo, non attenua il vocìo della gente, ignara di ciò che sta accadendo a mezzo metro da loro.
    
    E anche questo m'ingrifa moltissimo.
    
    Ad ogni affondo vorrei gridare, ma lui mi blandisce sussurrandomi all'orecchio frasi di una sconcezza che non gli credevo propria.
    
    Ma come sempre, purtroppo, ecco la fine della cavalcata.
    
    Rallenta il ritmo, lo sento irrigidirsi ed emettere un sospiro mentre un tepore liquido allaga le cavità più profonde del mio sesso.
    
    Repentina mi sfilo e mi siedo sulla panchetta, difronte all'uccello ancora fradicio di umori, lo imbocco, riconoscente della gioia che mi donato, lappando e succhiando devota le ultime stille di seme.
    
    Sollevo lo sguardo schiudendo le labbra impastate a cercare la sua bocca, lui intuisce e si china.
    
    Accolgo in un bacio vorace la sua lingua. La sento frugare avida tra le guance e il palato per assaporare il gusto del suo stesso amore. Sollevo lentamente il mio culo e comincio a spingere fino a sentire fluire dalla mia passerona un sottile rivolo vischioso.
    
    Mi giro per osservare i grumi perlacei ...