1. Non potevo aspettare


    Data: 11/07/2020, Categorie: Etero Autore: Lucciola fra le mani, Fonte: EroticiRacconti

    Finalmente si avvera un sogno che carezzo da tempo: quello di andare a Parigi a fare shopping.
    
    Per questo Pino mi ha voluto fare una sorpresa.
    
    Due biglietti aerei andata e ritorno per il weekend.
    
    Una amica mi aveva parlato bene della catena commerciale Target, ed è lì che in questa opprimente mattina, ci stiamo dirigendo.
    
    Ho intenzione di cercare qualcosa d'abbigliamento ma prima ci fermiamo alla bouvette a fare uno spuntino. Placato il buchino allo stomaco mi fiondo tra le corsie stipate di vestiti, ma nonostante l'assortimento non trovo nulla che mi piaccia. Mi sto spazientendo, al contrario di Pino che continua a seguirmi calmo e a consigliarmi, ma invano.
    
    Nella previsione di provarmi diversi abiti, mi ero vestita con solo una veste corta, sbracciata, vista la stagione, e solo una brasiliana come intimo. Niente reggiseno cosicché le mie tette erano libere di ballonzolare ad ogni passo sotto il leggero tessuto di cotone.
    
    Ma oggi sembrava una giornata 'no'.
    
    Quando mi trovo in frangenti come questo, dove monta l' irritazione per non trovare ciò che desidero, per calmarmi ho bisogno di distogliere la mente e pensare ad altro.
    
    Allora cambio passo. Il sesso è il mio rifugio, la mia risorsa. Il solo pensiero mi fa svanire ogni ubbia,
    
    e si accende in me la troia. Non importa dove mi trovo; il mio cervello elabora in tempo reale soluzioni ed espedienti che altrimenti non mi passerebbero neanche lontanamente per la capa; o perlomeno non senza provare ...
    ... una cospicua dose di vergogna.
    
    Ora devo fare in modo che il mio lui se ne accorga e stia al gioco e non credo che sia del tutto ignaro visto il modo che ho di ancheggiare mentre gli cammino avanti.
    
    Così sculettando, mi dirigo fingendomi interessata, verso un ripiano rasoterra dove sono ben disposti degli shorts; mi fermo, piegando il busto in avanti.
    
    La corta gonna risale sulla schiena mettendo in mostra le mie chiappone e il sontuoso taglio che le divide. È un attimo. Mi ricompongo volgendo lo sguardo verso Pino, sorridendogli maliziosa e facendogli segno con un dito di seguirmi.
    
    - Tu devi essere matta. Ma che ti salta in mente?
    
    Non gli rispondo. Mi affretto di nuovo fra le corsie di vestiti eccitata dall'idea di fare sesso in un centro commerciale. Non so ancora bene come ma ci devo riuscire.
    
    Spero che il mio compagno mi stia seguendo, ma non lo vedo.
    
    L'ho perso di vista.
    
    Vedo invece i camerini dove provare gli abiti, dei veri e propri salottini con tanto di panca, porta e serratura. Bingo! Mi guardo intorno e noto Pino parlare con una commessa. Agito le braccia attirando finalmente la sua attenzione. Gli faccio cenno di raggiungermi, mentre arraffo i primi abiti che mi sono a tiro, così, tanto per darmi una scusa.
    
    - Vieni, entra nel camerino. Ho una gran voglia. Non posso aspettare.
    
    Sono eccitata come una liceale per il senso di proibito che la situazione genera.
    
    - Ma sei matta?!
    
    Sussurra.
    
    - Sshh!
    
    Lo zittisco mentre mi slaccio la ...
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