1. Il compleanno di Paolo


    Data: 10/07/2020, Autore: eternopiacere, Fonte: RaccontiMilu

    ... per meritare il godimento, sono io che lo voglio ed il tuo corpo sarà la creta per modellare i miei piaceri”.
    
    “Basta parlare, ora la parola al tuo corpo”, Paolo infila una mano nel perizoma di Mary e scopre che è bagnato dei suoi umori. Annusa la sua mano e poi la infila nella bocca aperta di Mary: “Lecca i tuoi umori e pulisci la mia mano, oggi perderai molti liquidi in questo modo, sarai la mia troia, troia si solo per me e per il mio volere”
    
    “Si padrone, non vedo l’ora” geme Mary mentre lecca avidamente la mano del padrone.
    
    “Ora finiamo la tua ispezione” prosegue Paolo, togliendo la mano dalla bocca di Mary e passandola sul reggiseno in modo da stringere a mano piena prima un seno e poi l’altro.
    
    “Non grandi e belli sodi, il corpo perfetto, tutto merito della mia Alice, ora vediamolo sotto” parla tra se in modo che Mary si senta un animale sotto esame. Abbassato il reggiseno in modo da far fuoriscire i capezzoli, Paolo li pizzica e tasta con aria interessata “Non sono ancora duri, vediamo di rimediare bene coi metodi tradizionali che non applichiamo da molto”, preso uno spago, stringe il capezzolo tra due dita e fissa un cappietto a stringere in modo che non sia stretto da fermare il sangue ma sufficientemente da far sentire la presa ed indurir il bellissimo bottoncino. Tra i sospiri di Mary, Paolo esegue la stessa operazione all’altro capezzolo.
    
    “Ora girati, troia ed abbassa il busto con le gambe aperte. Ti voglio a 90′” Ordina Paolo.
    
    Mary esegue ...
    ... prontamente offrendo al suo padrone i suoi buchi con cui spera di soddisfare le sue e, sopratutto le voglie del suo padrone.
    
    “Alice sa scegliere, questo indumento valorizza il prezioso contenuto” dice Paolo abbassando il perizoma a metà coscia.
    
    “Bagnata è poco, sei fradicia, lurida troia. Non azzardarti a venire” dice Paolo mentre ispeziona la figa di Mary prima accarezzandola, poi infilando un dito e giocando. Nell’atto di infilare il secondo dito i gemiti di Mary si fanno più insistenti e Paolo decide di porre fine al gioco raccogliendo gli umori e passandoli sul buco del culetto bello sodo e stretto della sua schiava.
    
    Carezza dopo carezza Mary non si rende conto che muove la vita in modo da incrementare l’effetto delle carezze. “Chi ti ha dato il permesso di muoverti? vuoi godere, troia?” dice Paolo metre schiaffeggia severamente il culo di Mary.
    
    “Ti sto solo ispezionando e tu sembri una vacca in calore” Paolo dice quasi ridendo mentre continua la lubrificazione del culo prima di inserire un dito dentro e cominciare a muoverlo.
    
    Mary, quasi sorpresa dell’inserimento, accusa un leggero fastidio che poi si tramuta in piacere. L’effetto combinato dei cappetti, delle carezze e della penetrazione la fanno quasi vacillare sui tacchi, la debolezza del suo corpo della schiava dovuta al piacere, suscita anche in Paolo un’erezione ormai incontrollabile.
    
    “Bene bene, vedo che il mio amore, tiene bene il suo corpo prima di offrimelo tramite te, lurida troia” dice Paolo mentre ...
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