Scultura - Racconti Erotici

Scultura

... tua pelle lo esalta, sublimandolo e facendolo assurgere ad ambrosia.

Mi sento come un dio dell’Olimpo, facendo di Te il Ganimede servile, che vuole allietare il suo dio con l’ambrosia!

Lecco lo champagne che scivola nella fenditura tra i glutei, inseguendone i rivoli fin dentro il bocciolo segreto.

Ti giro, e dall’ombelico al tuo pube, faccio scivolare ancora del liquido, irrorando la tua figa dal clitoride alle cosce, mentre la mia mano ti accarezza da dietro sul davanti.

Adesso lo champagne scivola copioso: dai seni lungo tutto il busto, mentre io in ginocchio continuo a giocare con le dita nella tua figa.

Uso la bottiglia come fosse il diffusore di una doccia, bagnando il tuo corpo, lasciando che lo champagne scivoli dappertutto. Le mie dita lentamente cercano di entrare nel tuo dolce rifugio: un dito dopo l’altro, inumiditi dal vino, si cercano la via dei quell’Eden; sento i tuoi mugolii di piacere, mentre mordicchi eccitata le tue labbra.

Ti masturbo con le dita: voglio sentirti gemere; voglio sentirti sciogliere tra quelle tre dita che ti stanno scavando.

Li muovo sempre più velocemente dentro di te. Mano a mano che sento i tuoi umori irrorare, come un lago, la tua figa infilo le altra dita: quattro dita, col pollice che gioca col tuo clitoride, fino a che trova anch’esso spazio dentro di te!

Un fisting estasiante, che ti porta a muoverti contro la mia mano, cercando di sentirla negli spazi più profondi e nascosti del tuo ventre.

Sdraiato tra le tue cosce, ammiro lo spettacolo del tuo antro che si allarga smoderatamente, esaltando la mia voglia..